Nella giornata di oggi la LBA ha annunciato i premi per l’utilizzo dei giocatori italiani.
Il sistema, che distribuisce 500.000€ di premi equamente divisi tra la categoria Under 23 e quella Under 26, ha gratificato il lavoro, rispettivamente, di Umana Reyer Venezia e Openjobmetis Varese.
Per quanto riguarda la categoria Under 23, ai vincitori orogranata, primi con 1518 minuti disputati da italiani di nazionalità e formazione, sono seguite la stessa Varese (1314), Treviso (935), Pistoia (723) e Reggio Emilia (367).
La categoria Under 26, destinata unicamente alle squadre che hanno adottato il sistema 5+5, ha invece premiato l’Openjobmetis con 2004 minuti fatti disputare agli atleti italiani, seguita da Cremona (694), Pistoia (241) e Trento (153).
Non va a premi Pesaro, pur inizialmente terza, a causa della retrocessione in A2 che ne ha comportato la perdita del diritto a concorrere, scelta discutibile, dato che comunque la società ha dato minuti ai propri giovani nel massimo campionato.
Complicato anche il conteggio dei minuti, raddoppiati o triplicati a seconda del presentarsi di condizioni come la nazionalità italiana – non solo di formazione – e la provenienza dal vivaio proprio dove il giocatore impiegato deve aver militato almeno due anni nel corso della propria formazione.
Resta, però, da porsi un quesito: quanto pesano i minuti giocati? Può il garbage time valere più di minuti disputati a partita aperta e con maggiore intensità?
Forse questo potrebbe essere un punto di partenza per incentivare i club del nostro campionato a testare davvero i propri ragazzi.