Mondiali 2019 | Belinelli nella storia e l’Italbasket va

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Belinelli
Credits: FIBA

Nella giornata in cui Belinelli diventa il quinto marcatore di ogni epoca nella storia dell’Italbasket, l’Italia di Meo Sacchetti torna in campo a Foshan per la seconda partita del gruppo D. Dopo l’agevole successo contro le Filippine, l’avversario di giornata non è dei più irresistibili, ovvero quell’Angola che arriva da un 59-105 patito per mano della Serbia, e che oppone qualche resistenza nella prima metà del quarto, quando gli azzurri cominciano a stringere le viti in difesa incanalando la partita già al 6′ e ipotecando passaggio del turno e qualificazione al torneo pre-olimpico.

Credits: FIBA

Cambia leggermente lo spartito della gara rispetto a due giorni fa, con l’Italia che questa volte parte più lenta in attacco e trova i primi canestri dopo il 4-0 Angolano con Hackett e Gallinari solamente dopo due minuti di gioco, trovando qualche difficoltà in più nella circolazione di palla contro la difesa più fisica degli avversari. Difesa che, dall’altro lato, consente all’Italia di piazzare il primo break che, come detto, da una spallata alla partita, con Biligha e Belinelli che per due volte a testa si fanno trovare prontissimi sulle linee di passaggio avversarie per andare in contropiede e costringere l’Angola al primo timeout del match sul 16-8. Al rientro in campo, però, tutto prosegue come prima della pausa, con gli Azzurri che chiudono il quarto con un 9-3 di parziale che fissa il punteggio della prima frazione sul 25-11 con 8 punti di Belinelli.
Il secondo quarto parte con l’Italia in controllo, che tiene a bada le poche folate avversarie e trova energia ed effort da un Jeff Brooks (7 punti,6 rimbalzi e 2 stoppate in nove minuti) che lotta, difende e vola a rimbalzo difensivo e offensivo, guidando i suoi fino al +21 (36-15 al 7′) in un primo tempo che si conclude sul 44-21 grazie ai canestri di Abass, Belinelli e Tessitori.

Credits: FIBA

Dopo l’intervallo lungo gli Azzurri (in bianco per l’occasione) rientrano sul parquet dando un’ulteriore spinta sull’acceleratore grazie ai 5 punti di Datome ai 6 punti di Belinelli, e in un attimo lo scarto sul tabellone è un +31 (59-28 al 25′) che obbliga coach Voigt a interrompere la partita con un timeout. Dal quale l’Italia rientra con un quintetto senza titolari, schierando in campo Vitali, Brooks, Della Valle, Abass e Tessitori che dimostrano ancora una volta di non patire l’importanza del palcoscenico trovando buone spaziature e buoni tiri che valgono 70-42 con cui si entra nell’ultimo quarto.
Ultimo periodo in cui, oltre al decollo di Jeff Brooks chiuso con schiacciata al volo a rimbalzo offensivo (vedi foto sopra), va segnalata l’ampia rotazione di Meo Sacchetti, che getta nella mischia anche Ariel Filloy e trova, ancora una volta, buone risposte da Amedeo Tessitori, che continua a ben impressionare per intensità e abnegazione.
La gara si conclude sul 92-61 (Belinelli top scorer 17 punti) che, come detto, permette all’Italia di staccare un doppio biglietto con destinazione immediata Wuhan e destinazione futura il pre-olimpico per la qualificazione a Tokyo 2020.

L’appuntamento, questo sì da segnare in rosso sul calendario, è per mercoledì 4 settembre, quando alle 13.30 ora italiana l’avversario degli Azzurri sarà la strafavorita Serbia di Jokic e Bogdanovic, per la partita che vale il primo posto nel girone, in attesa della seconda fase di Wuhan che prenderà il via il 6 settembre.

QUI il boxscore e QUI tutte le dichiarazioni del dopo partita.

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Davide Quaranta
Davide nasce a Pavia il 27/02/1993. La sua personale folgorazione sulla via di Damasco avviene in tenera età grazie alle giocate di Kobe Bryant e Manu Ginobili. Laureato in Economics, finance & international integration all'Università di Pavia, si è sempre definito tifoso Lakers e interista per autolesionismo. La frase che secondo lui raccoglie più di tutte l'essenza della pallacanestro è "Ball don't lie", tanto da decidere di tatuarsela addosso.

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