Attacco
Il suo approdo in Europa è avvenuto con l’etichetta di giocatore prettamente offensivo, quella di uno scorer in grado di mettere a referto tanti punti in poco tempo. Anche in una stagione difficile, come si nota dalla mappa sottostante, ha mantenuto percentuali dignitose.
Altro aspetto che non ha tradito le attese è la capacità di segnare punti in isolamento. Nella scorsa stagione di Eurolega ha prodotto 1,158 PPP nelle situazioni di 1 vs 1: il fare canestro non è stato un problema nemmeno nella passata annata.
Lo Zalgiris l’anno scorso ha avuto in Keenan Evans il quasi unico centro offensivo fino al bruttissimo infortunio al tendine d’Achille. Il giocatore statunitense rimarrà a Kaunas anche in questa stagione ma è lecito attendersi una partenza a rilento visto l’infortunio subito. In questo inevitabile momento di stasi potrà tornare utile Naz Mitrou-Long.
Quella capacità di fare canestro potrà essere utile per affiancare le doti balistiche del già citato Evans, Brazdeikis e Ulanovas, i tre principali pilastri offensivi della scorsa stagione lituana.
Dopo aver descritto le cose positive è doveroso passare alle note meno liete, per lui e per chi dovrà trovare il modo di farlo rendere anche in situazioni non tecnicamente ideali.
Il grosso punto di domanda è nella gestione del pallone. Nelle situazioni da palleggiatore, soprattutto nei P&R, ha spesso faticato a crearsi vantaggi e a leggere le situazioni. Nonostante abbia un’alta frequenza di utilizzo (35% dei suoi possessi offensivi) ha prodotto solamente 0,625 PPP.
Numeri non lusinghieri per un giocatore che per ruolo tende ad avere molto il pallone in mano. Lo staff dello Zalgiris dovrà valutare se usarlo nuovamente con una frequenza così alta nelle situazioni di P&R, o trovargli un ruolo più lontano dalla palla, tornando a sfruttare maggiormente le sue doti balistiche.
Anche nella sua stagione bresciana, seppure contro fisici e difese diverse, non aveva prodotto numeri strabilianti dal P&R. Si era attestato su 0,830 PPP ma su un numero nettamente più alto di utilizzo (48% di possessi offensivi giocati in questa situazione).
Naz è un giocatore in grado di tornare a coprire il ruolo di handler primario, soprattutto in contesti dove avrà meno focus difensivi nei vari piani partita degli avversari: la palla passerà allo staff dello Zalgiris.
Nell’attesa di capire se potrà tornare a essere un handler primario con costanza o meno, a Kaunas potranno contare sulla sua capacità di essere molto efficace nelle situazioni di spot up. Nella stagione milanese ha comunque garantito 1 PPP in situazioni di scarico nel 26,9% dei possessi offensivi che ha giocato in questa situazione.
Numeri che seguono quelli eccellenti della stagione precedenti, dove ha prodotto 1,161 PPP nelle medesima situazione (con una frequenza di utilizzo più bassa). Il tirare e produrre dalle situazioni di spot up rimangono il pezzo forte del suo repertorio, situazione in cui si è trovato a suo agio fin dai tempi dell’NCAA.
Nonostante la fiducia non l’abbia sempre assistito, è una soluzione che ha sempre preso con decisione anche quando non portava a grandi risultati. Difficilmente passa tiri che devono essere presi.
A Milano ha proposto buoni numeri su situazioni in uscita dai blocchi, anche su un numero eseguo di tentativi. La capacità di giocare senza palla può anche spingere lo staff lituano a usarlo come specialista. Parliamo di 1,5 PPP, anche se usato solo il 3,9% dei suoi possessi offensivi.
Ultimo aspetto che ha inciso in negativo sulla sua esperienza in biancorosso è l’attacco in transizione. Arrivando da una stagione dove ha sempre giocato su un pace medio-alto, a Milano ha faticato a rendere su un ritmo più compassato. Parliamo di un giocatore che ama molto il campo aperto e che ad oggi ha mostrato qualche lacuna nell’attaccare a difesa schierata.
Se a livello offensivo ha avuto difficoltà ma allo stesso tempo ha fatto vedere i numeri per essere almeno un tiratore affidabile, a livello difensivo il salto è stato traumatico.