Il mercato NBA è ufficialmente entrato nel vivo. Kevin Love, infatti, è il primo grande nome ufficialmente sul mercato, con Cleveland dichiaratasi pronta a prendere in considerazione offerte di trade per l’ex Minnesota. Due anni dopo l’addio di Kyrie Irving e uno dopo l’approdo di Lebron James alla corte dei Lakers è dunque giunto il momento anche per il cinque volte All Star Member vincitore, tra l’altro, coi Cavaliers nel 2016. La domanda, in questo contesto, viene da sè: quale sarà il futuro di Kevin Love?
LA DECISIONE
La decisione della franchigia dell’Ohio è funzionale col momento storico che sta affrontando. Kevin Love, del resto, appartiene a quello storico quintetto (insieme, fra tutti, ai già citati Irving e James) che per quattro stagioni consecutive (dal 2015 al 2018) contesero il titolo a Golden State, trionfando nel 2016.
Come spesso accade nel basket, così come nello sport e nella vita in generale, cambiare e rivoluzionarsi risulta funzionale, necessario e spesso inevitabile. Rimanere ancorati ai ricordi del passato può rivelarsi fallimentare e deleterio, come nel caso dei Cavaliers di oggi, alla seconda stagione sottotono. Il 14esimo posto a Est (5-18 il parziale fin qui) è il campanello d’allarme più chiaro ed eloquente per Cleveland, a testimoniare la necessità di ripartire da zero, con una rivalutazione a tutto tondo.
In questo contesto si inserisce, quindi, la decisione della franchigia. La trade per Kevin Love rappresenta un’occasione a due facce: per il giocatore di rilanciarsi in una nuova e stimolante piazza, per i Cavaliers di crearsi lo spazio per un grosso free agent. L’ala grande, del resto, ha ancora un contratto fino al 2022, con 90 milioni complessivi ancora da percepire.
KEVIN LOVE OGGI
La scelta di Cleveland, tra l’altro, passa poi per il rendimento attuale di Love. Gli addii di Irving e James sembravano essere per lui l’occasione giusta per prendersi quel ruolo da protagonista in una squadra da rifondare. Ma così non è stato, con le statistiche dell’ala grande andate piano piano abbassandosi.
Si considerino i numeri. In stagione Kevin Love sta facendo registrare la percentuale di realizzazione più bassa dal 2015-2016. I dati sono in calo fin dalla scorsa stagione (22 punti ogni 36 minuti con una media in carriera di 18.2 punti per incontro) e, per quanto complessivamente buoni e accettabili, non risultano all’altezza del momento dei Cavaliers da risollevare (media di 15.6 punti, 10.5 rimbalzi e 2.6 assist).
Il fattore età, poi, non è da sottovalutare. I 31 anni attuali lasciano ancora spazio a nuove possibilità, questo è vero, ma rimane innegabile l’esigenza, da parte della franchigia, di puntare sull’esplosivo talento e voglia delle nuove leve.
LE POSSIBILI INTERESSATE
In funzione di quanto riportato fin qui risulta, nel complesso, comprensibile la scelta di Cleveland. Una decisione accettata dallo stesso Love, pronto a rilanciarsi in una nuova piazza. Ma quale squadra rappresenta il futuro dell’ala grande?
La franchigia al momento più interessata sembrerebbe essere Portland. I Trail Blazers, infatti, occupano attualmente l’11esimo posto a Ovest. Una posizione in netta controtendenza con le aspettative intorno alla squadra, specie considerando quanto di buono mostrato la scorsa stagione. Gli infortuni di Zach Collins e Jusuf Nurkic, ancora alle prese con un lungo recupero, spingono Portland ad aver bisogno di un giocatore dal sicuro rendimento. L’impatto di Carmelo Anthony, del resto, non è stato sufficiente per invertire il trend negativo. La possibilità, infine, di pareggiare il salario di 28.9 milioni di dollari pone i Blazers come principali candidati a un trade. Little, Hezonja e Labissiere i possibili nomi da scambiare, assieme eventualmente a CJ McCollum.
Si considerino, poi, i Boston Celtics. L’inserimento di Kevin Love darebbe l’equilibrio necessario da inserire nel quartetto titolare Walker-Tatum-Brown-Hayward. Puntare sul lungo dei Cavaliers, del resto, conferirebbe ancor più qualità al peso offensivo di Boston. Convincere Cleveland, tuttavia, non sarà facile: difficile, infatti, che i Celtics possano privarsi di un giocatore ambito come Marcus Smart.
I Miami Heat potrebbero rappresentare il nome a sorpresa per eccellenza. L’acquisto di Kevin Love permetterebbe infatti di aumentare la qualità del roster e darebbe ancor più aspettative a una franchigia che sta sorprendendo in regular season (parziale di 18-6 e terzo posto a Est).
Queste, su tutte, le squadre più quotate per un ipotetico trade. Altri nomi di squadre sono poi i Suns, che garantirebbero meno competitività al lungo di Cleveland ma al tempo stesso maggiore spazio e un ruolo da assoluto protagonista. A Denver, poi, verrebbe a crearsi una coppia, quella fra Love e Jokic, dal potenziale offensivo prorompente. I Jazz, infine, potrebbero inserirsi nel discorso trade, con Love che darebbe al gioco di Utah quell’apporto difensivo che permetterebbe una netta crescita di squadra. Forse è ancora presto perchè qualcosa si muova, ma di sicuro le antenne sono dritte.