NBA Draft 2022: Chet Holmgren, Paolo Banchero e Jabari Smith

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NBA Draft

Manca circa un mese e mezzo al 23 giugno, la notte in cui scopriremo chi vincerà la corsa alla first overall pick nel NBA Draft 2022. Spesso a questo punto ci sono molte certezze, con la Draft Lottery che serve solo a stabilire chi sceglierà il Cade Cunningham o lo Zion Williamson di turno. Quest’anno però non sarà così, e la Lottery del 17 maggio potrebbe sparigliare ancor di più le carte invece di rendere la situazione chiara…

 Non c’è un netto favorito per la tanto ambita first overall pick, il prospetto ‘testa e spalle’ sopra gli altri. L’ordine di scelta sarà quindi decisivo…Stando a quello che riferiscono diversi insider, c’è un terzetto in testa ai Big Board delle 30 franchigie NBA. Ovviamente parliamo di Paolo Banchero, Chet Holmgren e Jabari Smith. Tre giocatori con caratteristiche diverse tra loro, pregi e difetti da valutare sia nel breve che nel lungo termine.

Poi, tra Draft Combine e workout c’è sempre qualcuno che riesce a mandare in orbita le sue quotazioni – vedi Patrick Williams nel 2020-. In questa particolare Draft Class non ci sorprenderebbe vedere la sorpresa di turno – Alcuni nomi? Su tutti il tuttofare Dyson Daniels, poi il realizzatore Johnny Davis, la scoring forward Keegan Murray e l’oggetto misterioso Shaedon Sharpe- salire fino a ‘spodestare’ il terzetto di cui sopra. Odiamo ripeterci, ma anche in questo caso la Lottery sarà uno spartiacque fondamentale.   

In attesa di conoscere l’ordine di scelta, possiamo provare ad individuare il best case scenario per i prospetti più quotati. Il team ideale per crescere, possibilmente giocando tanto fin dal rookie year.

 

JABARI SMITH

Per motivi diversi, anche il giovanissimo Smith è tra i prospetti Plug and play. Tiratore fenomenale dal palleggio e già eccellente nella sua metà campo, 210 cm scarsi con enormi margini di miglioramento.

(Mappe di tiro via cbbanalytics.com)

Essendo meno pronto di Banchero nel mettersi in proprio, soprattutto quando c’è da attaccare l’area, potrebbe dare il meglio in un team con uno o più handler/creatori. Quindi Detroit, dove crescerebbe insieme a Cunningham, oppure Indiana, che sembra determinata a cedere Brogdon per andare avanti con Haliburton. Ai Rockets, per lui come per gli altri del terzetto, il rischio sarebbe quello di ammuffire in angolo a guardare il my turn-your turn di Green e Porter Jr…

 

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