Dopo ben quindici anni, gli Utah Jazz parteciperanno ai Global Games NBA in Messico, tradizione ormai ventennale che per il terzo anno di fila porta due o più partite a sud del confine. A sfidarli stanotte gli Orlando Magic.
Gli uomini di Snyder, reduci da una brillante stagione ma partiti nella nuova come l’outsider di una Western Conference più competitiva che mai, non stanno ottenendo i risultati sperati, ma sono pronti a rimboccarsi le maniche per risalire qualche posizione in classifica (attualmente undicesimi con 14-15).
A ridosso del sentito evento anche noi di Backdoor Podcast abbiamo avuto la possibilità di poter parlare da vicino a due dei protagonisti della franchigia di Salt Lake: Rudy Gobert e Raul Neto.
È grandioso giocare i Global Games, il basket è uno sport globale. Utah è una delle squadre più internazionali della lega. Queste iniziative danno la possibilità a molti giovani di avvicinarsi sempre di più alla pallacanestro.
Il centrone francese ha anche parlato della propria squadra e il recente periodo ‘di crisi’.
È una stagione lunga. Abbiamo avuto momenti di calo ma siamo una buona squadra e sapremo come uscirne. Conosciamo il nostro potenziale. Il mio obiettivo? Come uno dei migliori difensori della lega è sicuramente quello di contribuire ad essere una delle migliori difese della lega. Mi piacerebbe ovviamente essere un All Star, ma l’importante ora è guidare la mia squadra e per farlo, voglio migliorare soprattutto come giocatore. L’Ovest è molto duro da quando sono nella lega, quest’anno la competizione è si è decisamente alzata ma vogliamo pensare ad una gara per volta. Una cosa è certa: l’arrivo di LeBron ha cambiato le carte in tavola. Ogni notte è una battaglia. Ogni squadra nella lega è competitiva ma ora guardare alla classifica è decisamente prematuro.
Alle parole della squadra si aggiunge Raul Neto che confronta ai nostri microfoni quanto di buono fatto quest’anno con la strepitosa stagione scorsa:
L’anno passato è stata una stagione molto buona, avevamo sicuramente iniziato male ma siamo riusciti a migliorarci partita dopo partita. L’obiettivo? Chiaramente ripeterci anche quest’anno. Coach Snyder preferisce il gruppo al singolo e questo ci fa sentire tutti importanti. Vogliamo vincere contro Orlando, niente scuse. E non perché le prossime gare saranno difficili ma perché prendiamo ogni partita con la stessa attenzione.
E sul ritorno a Utah di Kyle Korver:
Kyle Korver è un grande giocatore che è nella lega da molto, ci sarà di grande aiuto. Conosce il nostro sistema di gioco e con la sua precisione di tiro, quando mancano 4”, 3” sul cronometro dei 24, ti può cambiare una partita. Ti puoi affidare ad uno come lui, è capace di cambiarti la partita semplicemente entrando in ritmo in molto poco tempo. Giocatore intelligente e capace sempre di prendere le scelte giuste.