NBA: gli health men spiegano agli atleti come superare la quarantena

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La quarantena che il Covid-19 ha imposto è davvero frustrante ed inattesa. Siamo tutti costretti a cambiare le nostre abitudini, spesso non potendo lavorare e finiamo per starcene in casa con divano, copertina e junk food a volontà. Mentre ESPN coglie al volo l’opportunità per far uscire il documentario su Jordan e i Bulls, è necessario anche tirare una riga e provare a risollevarsi. Non basta certamente che la 2K organizzi un torneo riservato ai soliti atleti o la Big 3 in versione “Grande Fratello”, serve un aiuto concreto nel quotidiano e gli health men della NBA non si sono fatti trovare impreparati.

Cibo: le solite “cattive” abitudini

Fantasia e raziocinio. Gli health men NBA non badano a cose semplici e ritengono potenzialmente dannosa questa quarantena per gli atleti e non solo. Data la pigrizia a cui si è abituati, la prima cosa è pensare al cibo con razionalità e qui entrano in gioco i nutrizionisti: schedulare un menu, variarlo. A ciò va aggiunto quel misto di genio creativo e follia, nello scegliere, soprattutto prima di una spesa, ingredienti specifici da voler comprare e portarli a casa proprio per comporre “quel” piatto. Imparare a cucinare o sperimentare nuovi sapori può essere un toccasana. Altri consigli sono un po’ generici, dall’eliminazione del cibo spazzatura all’inclusione di frutta e verdura nel ciclo quotidiano. Una milk-base e una buon apporto di fibre vegetali e cerealifere sono comunque un buon punto di partenza. Il cibo da solo non basta, bisogna evitare la vita sedentaria e un eccessivo apporto di proteine che, se non correttamente smaltite, possono diventare dannose.

Gli health men consigliano: sano fitness

I consigli dei pezzi grossi dell’NBA sono arrivate prima del forte incremento dell’epidemia, quando ancora era possibile l’isolata attività all’aperto. Non che molti giocatori abbiamo attuato questa possibilità, anzi hanno dato l’esempio. Si prenda come riferimento Gallinari, che ha mostrato via social il suo programma di esercizio in compagnia della sua fidanzata. Se lui risulta vicino a noi italiani, figurarsi gli atleti USA, con le dovute eccezioni. Il fitness è fondamentale non solo per provare a restare in forma, ma anche e soprattutto per affrontare meglio questa pandemia dilagante. Fare dell’attività fisica, infatti, permette al sangue di scorrere meglio all’interno del nostro corpo, in tutte le sue parti e di conseguenza produce anche un miglioramento dell’umore. Inoltre, spendere calorie con dell’attività fisica calibrata fa passare del tempo e non fa pensare alle cose che ci sono fuori.

Anche qui programmazione e fantasia sono necessari ad affrontare al meglio la sfida della quarantena. Fissare degli obiettivi e provarli a superare day by day è uno stimolo continuo ed interessante, ma anche modulare l’attività è fondamentale. Meglio brevi sessioni in più punti della giornata che un’unica grande sessione a cui poi segue un totale rilassamento. Sicuramente fare del cardio-fitness è la cosa migliore, ed è in questo senso che non si può seguire alla lettera il consiglio degli esperti. Non essendo possibile – come da loro sottolineato prima della restrizioni – stare all’aperto e svagare la mente, bisogna arrangiarsi in casa. Ovvio che gli atleti NBA hanno mini-palestre domestiche, ma anche trovare il proprio circuito nel cortile del proprio palazzo può essere davvero salutare.

Se non si hanno attrezzi, dagli step, agli squat alle flessioni e ai piegamenti possono essere esercizi comuni che tutti hanno la possibilità di fare anche sul tappeto in soggiorno. Non serve essere palestrati, perchè nell’esercizio quotidiano è contemplato anche il semplice stretching. Quello che conta è metterci fantasia e magari sfidare coloro che condividono la quarantena in gare di resistenza come si faceva nelle serie tv anni ’80. Solo così si può arrivare alla fine della quarantena più sereni, senza stress e ancora lucidi e in forma, almeno secondo gli health men NBA.