Dopo l’affascinante opening night, che ci ha regalato due antipasti di livello, in NBA si inizia ad ingranare per davvero, con i seeding games che entrano nel vivo. Sei match nella notte tra venerdì e sabato, che i più coraggiosi avranno visto tutti d’un fiato e in diretta. Noi, armati di tanto caffè e voglia di pallacanestro, ce l’abbiamo fatta e proviamo a raccontarvi in breve quanto successo in questa seconda nottata.
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— Orlando Magic (@OrlandoMagic) July 31, 2020
Si è iniziato presto, alle 20 italiane, con la vittoria dei “padroni di casa” degli Orlando Magic, che hanno superato i non irresistibili e rimaneggiati Brooklyn Nets, con il punteggio di 128-118. Una vittoria passata in sordina, tanto per la non eccessiva pericolosità di quel che resta dei Nets, quanto per l’episodio che si è preso i titolo della serata. Si tratta della vicenda che ha riguardato Jonathan Isaac, il primo giocatore NBA a decidere di non inginocchiarsi durante l’inno e a non indossare le magliette di “Black Lives Matters”. Un gesto che ha scatenato subito parecchie polemiche, smorzatesi dopo che l’ala dei Magic ha chiarito la propria posizione. Isaac ha ribadito il suo supporto ai diritti degli afroamericani, non condividendo, però, le forme di sostegno attuate dalla NBA.
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— NBA Central (@TheNBACentral) July 31, 2020
A seguire, si è disputata la sfida più combattuta tra quelle in programmazione serale. Portland Trail-Blazers e Memphis Grizzlies hanno dato vita ad un incontro molto avvincente, per via dell’importanza che hanno per queste due franchigie le 8 gare antecedenti ai playoff. Difatti, Blazers e Grizzlies si sono battuti in un vero spareggio playoff, che potremmo rivedere nell’eventuale play-in tournament. Nella notte c’è voluto un overtime ed un Carmelo Anthony, versione slim, super clutch, per permettere a Portland di domare la banda di Ja Morant, che sembrerebbe non aver perso lucidità atletica (22-11-5). A spuntarla sono stati gli uomini di Terry Stotts, per 140 a 135, grazie al trio Dame-CJ-Melo, che ha combinato per 83 punti, nonostante un Jaren Jackson Jr in grande spolvero (33 punti).
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— Phoenix Suns (@Suns) July 31, 2020
Proseguendo, Phoenix ha piegato un’altra di quelle squadre arrivate, sulla carta, indebolite in quel di Disney World. Washington è caduta sotto i colpi dei 27 di Devin Booker e dei 24 e 12 rimbalzi di un Deandre Ayton, accompagnato dalla sua nuova identità perimetrale. A poco sono serviti i 21 di Rui Hachimura e i 20 di Jerome Robinson, se non a limare il 125-112 finale.
Domination by The Greek Freak. pic.twitter.com/DDeRA6R8RD
— Milwaukee Bucks (@Bucks) August 1, 2020
Alle 2 italiane, si è giocato uno dei match di cartello della serata, tra due squadre che potrebbero riaffrontarsi ai playoff, incontrandosi nel tabellone della Eastern Conference. Quella tra Milwaukee Bucks e Boston Celtics, è stata una partita intensa, sempre un pelino sbilanciata verso i ragazzi di coach Bud. Ad ogni modo, però, la banda di Stevens è riuscita a rimanere a contatto e, talvolta, a mettere la testa avanti. Nonostante l’8/33 dal campo del duo Brown-Tatum e le restrizioni al minutaggio di Kemba Walker, i Celtics si sono arresi solo all’ultimo strappo finale dei Bucks. Decisivi, come spesso capita, un Giannis Antetokounmpo da another day in the office, con un tranquillo 36-15-7, con 6 errori al tiro (14/20, roba da Play Station), ben spalleggiato da Middleton, il cui impatto va oltre i 18 punti e 8 intelligenti assist. 119-112 per i cervi il finale, bene Theis in doppia doppia per Boston, insieme a Smart con 23 punti e tanta difesa.
THIS. SEQUENCE.#GoSpursGo pic.twitter.com/m6oI3AXG0r
— San Antonio Spurs (@spurs) August 1, 2020
A separare i due big match di serata, c’è un sfida tra due squadre che cercano un miracolo per agguantare i playoff NBA. Tra Spurs e Kings, sebbene le premesse facessero pensare altro, non sono mancati i canestri. 129-120 il finale in favore di San Antonio, che alla fine della fiera si è rivelata più squadra. Bene il duo DeRozan-White, autore di 52 (quasi equamente distribuiti), ai quali il buon DeMar aggiunge 10 assist per la doppia doppia. In casa Sacramento, straripante un Fox con tante responsabilità: 33 tiri, ma 39 punti per la volpe, secondo miglior marcatore dei viola è Bogdan Bogdanovic (24).
Beard was a BEAST!
🔥 49 PTS
🔥 14/20 FG
💪 9 REB
🏀 8 AST
✔️ Comeback Win pic.twitter.com/84u5RwYZ8J— Houston Rockets (@HoustonRockets) August 1, 2020
Nell’altra super sfida tra due big 2, è un’altro overtime a decretare il vincitore. Tra Houston Rockets e Dallas Mavericks è sempre un bello spettacolo, all’insegna delle grandi prestazioni personali. La più importante, nella gara delle 3 della mattinata italiana, è stata quella del solito James Harden, che dopo un inizio infuocato ha chiuso con 49 punti, 9 rimbalzi e 8 assist, sbagliando pochissimo. Presente anche Westbrook, che con 31-11-8 timbra decisamente il cartellino. Neanche la coppia europea della franchigia di Cuban ha deluso, tripla doppia per Luka Doncic (28-13-10) e doppia doppia molto abbondante per Kristaps Porzingis, con 39 punti e 16 rimbalzi. Ad essere decisivo per gli esiti dell’incontro, è stato, però, Robert Covington, role player di lusso, che, con il canestro dell’overtime e la sua difesa nel clutch time, ha spinto i razzi verso il 153-149 conclusivo.