A un poco meno di un mese di distanza dall’ All-Star break, è tempo di iniziare a tirare delle somme sulla stagione NBA. La regular season fino a questo punto è stata una delle più particolari degli ultimi anni, soprattutto per via del COVID. Le varie assenze hanno infatti costretto le franchigie a chiamare in squadra giocatori finiti nel dimenticatoio, e i risultati e lo spettacolo ne hanno risentito. Fortunatamente l’emergenza sembra essersi attenuata, e i vari team stanno ritrovando gli equilibri andati persi in questo periodo. All’interno di questo contesto sono emersi nel corso degli scorsi mesi giocatori che più di tutti gli altri hanno trascinato la propria città, attraverso prestazioni degne di entrare nell’MVP debate. Andiamo quindi a parlarne più nel dettaglio, prendendo in considerazione coloro che in questo momento sembrano i più papabili per una vittoria finale.
Nikola Jokic (25.9 pts/13.9 reb/7.4 ast)
La situazione in casa Nuggets non è delle migliori, ma il rendimento dell’MVP in carica non è peggiorato. Il load offensivo di Jokic quest’anno infatti è aumentato ulteriormente ma il suo gioco non ne sta affatto risentendo, anzi. In attacco sta confermando di essere uno dei (se non il) miglior big man della lega. Le sue doti di passatore meravigliano ogni giorno di più, ma sono soprattutto i suoi miglioramenti in difesa che stupiscono i tifosi. Il centro infatti è al massimo in carriera per tiri contestati e protegge il pitturato molto meglio rispetto alle passate stagioni. Un giocatore ancora più completo e pericoloso rispetto allo scorso anno.
Giannis Antetokounmpo (28.6 pts/11.3 reb/6.1 ast)
Inizio balbettante per i Milwaukee Bucks, che stanno mano a mano cercando di risalire la china. Il greco ancora una volta sta giocando una regular season pazzesca, e nei ranking più recenti è stato al primo posto sia come MVP che come DPOY. Giannis sta tirando dal campo con il 53.3%, confermando il proprio domino fisico assoluto sul resto della lega. In difesa è un ostacolo invalicabile per gli avversari, e settimana scorsa abbiamo assistito ad una sua prova di forza incredibile contro gli Warriors. .L’anello dell’anno scorso non è sicuramente bastato ad Antetokounmpo, nel tentativo di costruire una legacy tutta sua.
Joel Embiid (28.0 pst/10.6 reb/4.2 ast)
Il rendimento del centro dei Sixers è in crescita costante e sta trascinando la sua squadra ai picchi più alti della Eastern Conference. Con uno split di 49/38/82%, Embiid sta tirando con ottime percentuali al ferro e dalla lunga distanza, mettendo in difficoltà in ogni modo possibile le difese avversarie. La sua gamma di soluzioni è pressoché illimitata, e la gara di due giorni fa contro Orlando ne è la prova. 50 punti in 27 minuti, 12 rimbalzi e 17/23 dal campo con 17 tiri iberi tentati. Prestazione storica. In questo momento l’attacco di Philly è tutto nelle sue mani, e Joel sta giocando al massimo delle sue possibilità sfruttando le proprie capacità da giocatore all around.