NBA: l’umiltà di Antetokounmpo “Non sono il miglior giocatore del mondo”

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Giannis Antetokounmpo

Tutti abbiamo in mente le immagini che hanno chiuso la stagione NBA 2020/2021. Giannis Antetokounmpo seduto sulle sedie del Fiserv Forum dopo il fischio finale di gara 6. Sulla testa il cappellino della vittoria storica appena conquistata, volto rigato dalle lacrime. Incredulo, sopraffatto dalle emozioni. Un momento bellissimo, per un bambino partito dalle strade di Atene e arrivato sul tetto del mondo. Cosa si potrebbe volere di più? MVP delle Finals, due MVP stagionali, un DPOY. E ora l’anello. Praticamente tutto ciò che qualsiasi giocatore innamorato della palla a spicchi sogna nelle notti più intense. Olimpo della storia dell’NBA raggiunto.

The Greek Freak non si è però fermato. I Bucks hanno ancora sete di vittorie e vogliono proteggere l’anello. Giannis, dal canto suo, sta facendo di tutto per tornare a provare quelle emozioni giocando ancora un’altra regular season da MVP. Impossibile non ritenerlo uno dei più forti in questo momento. Monty Williams, coach dei Suns e suo avversario proprio in quelle Finals di un anno fa, ha un’opinione ancora più decisa. Dopo una domanda sul giocatore dei Bucks, l’allenatore ha risposto:

Giannis Antetokounmpo è senza dubbio il giocatore più forte dell’NBA.

Intervistato stanotte dopo la vittoria sui Chicago Bulls, Giannis ha avuto modo di rispondere al commento di Williams. La domanda gli viene posta da Tolis Kotzias, giornalista per SDNA, e riportata anche da George Zakkas. Di seguito la traduzione:

Sono umile. Cerco sempre di ascoltare i miei compagni di squadra, i miei allenatori e le persone che mi aiutano a migliorare ogni giorno. Non sono d’accordo con l’allenatore dei Suns, non sono il miglior giocatore del mondo e se lo fossi non lo direi mai. Non voglio credere di essere il miglior giocatore del mondo, perché se pensi di essere il migliore, smetti di essere migliore. Voglio credere di avere sempre qualcosa da inseguire, ho giocatori davanti a me da rincorrere, squadre da rincorrere, da provare ogni giorno a vincere, voglio sempre credere di poter migliorare.

Proprio in questa risposta sta il segreto di un fenomeno come Giannis. Arrivato come un signor nessuno nella lega, ogni giorno ha lavorato per migliorarsi dal punto di vista fisico e tecnico. Ponendosi di fronte un obiettivo, cercando in tutti i modi possibili di raggiungerlo e non distogliendo mai lo sguardo. Rimanendo sempre umile. Non ponendosi mai sul piedistallo, imparando ogni giorno da tutti coloro che lo circondano e lo hanno aiutato ad essere ciò che oggi è. Una riconoscenza che Antetokounmpo non ha mai nascosto, sin dalla firma del rinnovo del contratto un anno e mezzo fa.

La chiave del successo di un bambino che fino a pochi anni fa vendeva le scarpe in strada per Atene è questa. Un’etica del lavoro che, profanamente, ricorda quella di un altro giocatore passato su quei campi. E che l’investitura gliel’aveva già data, ancora prima di Monty Williams, lanciandogli una sfida. Giannis questa sfida l’ha vinta, ora avanti con la prossima. E la prossima, e la prossima…

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