NBA: Murray-Mitchell, 36 vs 57 che sfida!

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Mitchell e Murray

La prima partita dei playoff NBA è andata in scena in un pre cena italiano che fa quasi brillare gli occhi ai tifosi. Mai abbiamo avuto la possibilità di vedere almeno due partite intere prima di andare a dormire, ma è quello che succederà molto spesso in questi particolari playoff di Orlando. Noi ne abbiamo approfittato per discuterne tra appassionati sul nostro gruppo Telegram (iscriviti qui), ma tutto il mondo è rimasto abbacinato dal duello Jamal Murray vs Donovan Mitchell.

Le assenze dei Jazz

I Jazz senza Bogdanovic e Conley, quest’ultimo uscito dalla bolla per la nascita del figlio, erano a dir poco corti contro dei Nuggets che sono partiti forte e hanno subito scavato un gap fatto di talento e circolazione offensiva. La letargica difesa della squadra di Malone, che parte spesso da Jokic, ma trova terreno fertile anche in Porter Jr ad esempio, ha rimesso in piedi i Jazz che sono arrivati nel quarto periodo anche con un buon vantaggio e le mani sul match. Donovan Mitchell ha preso in mano la situazione con 17 punti nel secondo quarto e ha continuato così fino a portare i suoi a due possessi di vantaggio e palla in mano. Si ricorda poi la banale palla persa per 8 secondi proprio quando i Jazz potevano strappare e lì si è creata la sfida nella sfida che ha avuto dell’inebriante.
Sull’azione successiva Jamal Murray mette la tripla che riavvicina Denver e lì si alza il sipario.

Murray e Mitchell, che spettacolo!

Forse avevamo dimenticato le grandi sfide da playoff, quando lo starpower si presenta in tutta la sua forza, ma il finale di partita è stata una lotta a due tra Donovan Mitchell che ha chiuso a 57 punti e Jamal Murray fermatosi a 36. Bel basket dal punto di vista stilistico? Forse no, perché le stelle hanno giocato praticamente in solitaria, Murray con l’aiuto del pick and roll di Jokic, mentre Mitchell solo contro il mondo. Si fatica a ricordare tocchi di palla diversi da loro negli ultimi due minuti di regolamentari e overtime.

Ma se Cj McCollum aveva gridato al mondo: “He can’t guard me” nel play in match contro i Grizzlies, lo show messo in piedi dalla coppia Murray-Mitchell è incredibile. Spida bruciava sistematicamente l’avversario e realizzava, dall’altra Murray faceva a fette la difesa sul pick and roll dei Jazz. Step back di Spida, step back di Murray, canestro di talento di qua, magia di là. Sono stati sette minuti che hanno un po’ rispiegato cosa siano i playoff NBA, quando è il talento, l’uno contro uno e la stella a decidere la partita. Nel prolungamento il peso dell’attacco è stato troppo pesante anche per Mitchell e Murray ha realizzato altri due tiri da campione per sigillare una gara uno che potrebbe essere il manifesto dei playoff nella bolla. È vero che se perdi con 57 di Mitchell, il futuro per i Jazz non è così roseo, ma vedere lui a questo livello, Doncic a quota 42 alla sua prima uscita playoff, Murray e Tatum dominanti, senza aver ancora scomodato nessun super big…beh c’è da essere ottimisti per questa postseason.

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