NBA Night Fact: Funky Gallo, stende i Thunder…e non solo

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Gallo

Abbiamo provato per due anni a invadere il voto del pubblico nell’All Star Game per far si che il nostro Danilo Gallinari potesse partecipare, ma purtroppo non ci siamo riusciti perché la guerra nella Western Conference è spietata e la concorrenza fin esagerata. Sappiamo che il Gallo non è giocatore da All Star Game, ma uno a cui piace fare le cose che servono per vincere, in sostanza un competitor.

LA SFIDA

Nella notte arrivavano allo Staples gli Oklahoma City Thunder per uno scontro dal netto sapore di playoffs e lui ha risposto con 34 punti in una serata dove aveva davanti un MVP candidate come Paul George, che nel post partita si è lamentato degli arbitri e di un inaccettabile sesto fallo su una sceneggiata di Beverley. Gallo è stato presente, costante e decisivo nel finale quando lo schema per mettere in difficoltà gli avversari era il pick and roll con Lou Williams (40 in uscita dalla panchina). Dopo il vantaggio di Westbrook è arrivato il pick and roll con Williams che ha infilato la tripla del sorpasso, poi è ancora Gallo che in solitaria si svita in fade away e infila il canestro del sorpasso lanciando i Clippers verso una vittoria che pareggia la serie in stagione.

IL VIZIO DELLO SFONDAMENTO

La posizione difensiva sulle penetrazioni altrui del Gallo comincia a essere un suo trademark move, perché qualche partita fa ha fermato da solo in contropiede Harrison Barnes prendendosi uno sfondamento e decidendo il match.
Questa notte ha fatto lo stesso. Westbrook è volato in penetrazione verso il ferro acquisendo vantaggio, ma non ha fatto i conti con il posizionamento e il perfetto senso del tempo di Danilo che si è frapposto tra lui e il canestro prendendo un altro sfondamento decisivo.
Vedendo le partite dei Clippers si capisce quante cose importanti passino dalle mani o dai piedi del Gallo, sebbene non ci sia una vera e propria investitura a leader. La sua stagione è stata strabiliante e Rivers si è appoggiato tantissimo a lui come elemento stabilizzatore dei tanti terremoti avuti in questi mesi. Lui sta ripagando con una stagione da All-Star (non serve la kermesse di febbraio per ratificarlo) giocando due lati del campo e risultando sempre più decisivo.
Come diciamo sempre per Danilo: se sta bene è uno dei migliori. E fortunatamente quest’anno sta bene.