NBA Playoff: la super stagione dei Thunder, finita con due tiri liberi

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Mavericks
Luka Doncic, Dallas Mavericks. Credits: IPA Agency.

Si chiude nel più triste e severo dei modi l’incredibile stagione degli Oklahoma City Thunder, che hanno perso gara 6 e quindi la serie contro i Mavs, chiudendo a testa altissima una stagione che comunque profuma di vittoria per i fan di OKC.

I Mavericks di un super Doncic e del solito “closeout Kyrie” sono quindi i primi ad aggiudicarsi un posto nella finale di conference a ovest, dove attenderanno la vincente della serie fra Nuggets e Timberwolves che domani vedrà il suo epilogo con quella che -parola di Anthony Edwards- sarà “la miglior gara 7 di sempre”.

Prima però, torniamo sulla gara di stanotte e vediamo tutto quello che è successo nell’ultima nottata di playoff NBA.

“Fa schifo”

Perdere una partita a causa di due tiri liberi non è mai bello, figuriamoci quando la partita è ad eliminazione diretta e da essa dipende la tua intera stagione. In quel caso allora perdere non è solo poco carino, fa letteralmente schifo, come ha detto Shai Gilgeous Alexander:

 

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É stato proprio SGA l’autore del fallo che probabilmente lo tormenterà per molte notti a partire da oggi, nonostante l’incredibile prestazione che aveva messo in campo: 36 punti arrivati col 56% dal campo e l’80% da tre, oltre anche a 8 assist.
Una prova da vero fenomeno qual è, con cui aveva aiutato i suoi Thunder a raggiungere anche un vantaggio di 17 punti all’inizio del terzo quarto, prima di farsi rimontare dai Mavs grazie a un grande terzo quarto di Derrick Jones Jr. fra tutti (11 punti con 3 triple su 3), ma anche di Doncic e di Irving (10 punti per entrambi nella terza frazione).

Ottima la prestazione offensiva di Jalen Williams, autore di 22 punti col 50% dal campo oltre a 9 rimbalzi e 8 assist, e buona anche quella di Holmgren che raccoglie 21 punti tirando 9/15, trovando però tutti e 6 gli errori da oltre l’arco, dove ha tirato 1/7. Solo 3 i rimbalzi per lui a fine partita con OKC che ha decisamente subito la minor fisicità sotto canestro, dove i Mavs hanno preso 16 rimbalzi in più dei Thunder.

Si chiude così una stagione comunque positiva per Oklahoma, che in quanto seconda squadra più giovane di tutta l’NBA aveva probabilmente altri propositi per questa stagione, ampiamente superati diventando la squadra più giovane di sempre a classificarsi prima in regular season e a vincere una serie ai playoff.
Se il buongiorno si vede dal mattino…

É tornata la magia

Tripla doppia da 29 punti, 10 rimbalzi e 10 assist: Luka Magic è tornato, dopo un inizio di serie e in generale di playoff in cui aveva fatto vedere alti e bassi. Dopo la splendida gara 5 però, Luka ci ha regalato un’altra gara degna del suo (sopran)nome.
Non la prima, non la seconda, ma addirittura la terza partita consecutiva in tripla doppia per lui, che diventa così il primo giocatore della storia a realizzare tre triple doppie consecutive per chiudere una serie.

I 29 punti di Doncic sono oltretutto arrivati con un ottimo 60% al tiro e il 66.7% da tre, che dimostrano come il fenomeno sloveno abbia anche ritrovato la continuità dal punto di vista realizzativo.
Unica nota negativa della sua gara le 7 palle perse, che rimangono anch’esse una costante dello sloveno (5 in gara 1, 1 in gara 2, 4 in gara 3, 7 in gara 4, 3 in gara 5 e di nuovo 7 in gara 6).

Buona anche la partita anche di Kyrie, che conferma il suo record perfetto nei “closeout games”, le partite con la chance di chiudere la serie, portandolo a 14 vinte e 0 perse.
Irving chiude la gara con 22 punti, arrivati col 39% ma col 40% da tre, segnando 4 triple su 10 tentativi totali.

 

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Ai Mavericks ora non rimane che aspettare questa sera per scoprire assieme a noi chi sarà il prossimo avversario, se i Denver Nuggets di Nikola Jokic o i Minnesota Timberwolves di Anthony Edwards, che intanto ha promesso -in pieno stile Edwards- che sarà la gara 7 migliore di tutti tempi.

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Tommaso Busato
Laureato in Comunicazione all'Università di Padova. Grande appassionato di sport e dei valori che trasmette, specialmente di NBA, rugby e tutto ciò che ambisce alla grandezza. Afflitto da inguaribile curiosità, in particolare per le statistiche e i dettagli.

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