NBA Playoff: un super Edwards si prende gara 1, sconfitti i Nuggets

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Edwards
Anthony Edwards, Minnesota Timberwolves. Credits: IPA Agency.

Anthony Edwards zittisce tutti coloro che ancora dubitavano di lui e dei suoi Timberwolves e ne segna 43 contro i Denver Nuggets, che perdono gara 1 sotto i colpi del fenomeno di Minnesota e sotto la loro strepitosa difesa.
Ai Nuggets il duro compito di trovare una soluzione che al momento sembra molto lontana, come ha lasciato intendere anche Jokic nel post gara.

Andiamo come sempre con ordine e vediamo cos’è successo in questa notte di playoff NBA, seppur con una sola gara giocata.

La solita chiave dei Timberwolves

Ok bravo Anthony Edwards, ma contro i Suns era facile. Ok bravi i Minnesota Timberwolves, ma contro gli attuali campioni NBA sarà molto più difficile. Sono un po’ queste le cose che si dicono sui Timberwolves, perché veniva difficile credere che questa squadra sia effettivamente pronta a spodestare dal trono i campioni NBA.
Invece quello di questa notte è lo stesso Anthony Edwards visto nel primo turno di playoff, al quale nessuno riesce a mettere un freno e i Minnesota Timberwolves sono gli stessi di sempre, con una difesa clamorosa costruita sull’alternanza dei suoi big 3, a cui nemmeno Jokic riesce a trovare una soluzione. Il serbo ha segnato sì 32 punti, arrivati però col 44% dal campo e il 22% da tre, rispetto al 58% e 36% mantenuti in stagione. Interrogato su quale potesse essere la soluzione a questa lineup di lunghi dei Timberwolves, Jokic ha risposto ironicamente “avere un mio clone”, affermando in realtà di non avere nessuna soluzione.

 

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I Nuggets in realtà sono anche riusciti a trovare una buona percentuale dall’arco, chiudendo la gara al 41% grazie soprattutto a Porter Jr., a Caldwell Pope e a Jamal Murray.
Parlando di Murray, nemmeno lui che ai playoff ci ha abituato a performance assurde (coi due game winner sui Lakers) è riuscito a fare la partita che sperava: pur chiudendo la gara a 17 punti, il playmaker dei Nuggets ha avuto un inizio quantomeno complicato, che lo ha visto arrivare a fine primo tempo con 0 punti segnati, beccandosi un assaggio di questa incredibile difesa dei Timberwolves.

Il solito Edwards

Chi ha avuto un grandissimo inizio, al contrario di Murray, è ovviamente Anthony Edwards, la chiave dell’altra metà campo dei Nuggets, senza però tirarsi indietro anche in difesa (stanotte 1 rubata e 2 stoppate).

Il fuoriclasse di Minnesota ha segnato 25 punti nel primo tempo e 16 nel primo quarto, alla faccia della tensione. Come dicevamo ha poi chiuso la gara a quota 43 punti, arrivati col 59% dal campo e il 43% da tre, dando ai Nuggets un altro rebus di cui trovare la soluzione. Buona fortuna coach Malone.
Ant-Man ha annichilito uno alla volta tutti i difensori di Denver, andando al ferro con la solita energia, tirando da oltre l’arco meglio del solito e tirando in allontanamento con delle movenze che ricordano innegabilmente un ex giocatore di Chicago che vestiva la maglia numero 23.

Gli altri punti dei Timberwolves sono arrivati dalle mani di Towns, ancora una volta prezioso in entrambe le metà campo, che ha chiuso la gara con 20 punti tirando col 61%. Altri 14 punti sono arrivati da Mike Conley, la vera mente offensiva di questi T-Wolves, mentre altri 16 punti li ha segnati Naz Reid. La particolarità di questi 16 punti è che 14 di questi sono arrivati nell’ultimo quarto, quando era quindi più importante.

 

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L’appuntamento adesso è a lunedì notte per gara 2, prima della quale però c’è un gara 7 da godersi questa sera fra Orlando Magic e Cleveland Cavaliers, per vedere chi riuscirà a spuntarla fra Banchero e Mitchell e si conquisterà un posto al secondo round di questi playoff.

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