NBA Playoff: vittoria per Nuggets e Pacers, tutto di nuovo in parità

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Nuggets
Nikola Jokic, Denver Nuggets. Credits: IPA Agency.

Indiana approfitta del fattore casa e in gara 4 schianta i Knicks, portando la serie sul 2-2. Lo stesso risultato arriva per i Denver Nuggets, che però trovano entrambe le vittorie fuori casa e ora torneranno alla Ball Arena di Denver con l’occasione di portarsi avanti dopo un grande inizio di serie da parte di Minnesota, che ora sembra un po’ più in difficoltà.

Andiamo con ordine e facciamo il punto sulla situazione dei playoff NBA fino ad ora, vedendo tutto quello che è successo questa notte e cosa ci aspetta nelle prossime.

L’importanza del fattore casa

Dopo aver perso entrambe le gare al Madison Square Garden i Pacers riescono a recuperare la serie e portarla sul 2 a 2 grazie a due vittorie consecutive fra le mura amiche, l’ultima delle quali arrivata questa notte con un successo decisamente molto netto.

Dopo i 43 punti di gara 1, i 29 di gara 2 e i 26 di gara 3, Jalen Brunson in gara 4 si ferma a quota 18 punti, rispecchiando la serata complicata dei Knicks che chiudono col 33.7% dal campo e un misero 18.9% da tre.
Molto meglio di loro fanno i Pacers, che trovano il 56.8% dal campo e un incredibile 45.2% da oltre l’arco che gli permette di raggiungere addirittura i 43 punti di vantaggio a inizio quarto quarto, a partita largamente conclusa.

I Pacers trovano una vittoria molto importante per il modo in cui arriva, ovvero dominando ogni singolo aspetto della partita (e sopratutto limitando Brunson), dalle percentuali al tiro, ai rimbalzi, agli assist, trovando 17 punti in contropiede in più rispetto ai Knicks come loro solito fare.

In casa Knicks preoccupano le condizioni di Anunoby, che è stato costretto a saltare la gara a causa di fastidio muscolare al bicipite femorale sinistro, ma più in generale c’è la sensazione che i Pacers fossero decisamente più freschi di loro. Persino Josh Hart, che in questa stagione ci ha abituato a minutaggi incredibili (in questa serie è andato in panchina per la prima volta nel terzo quarto di gara 3), ha giocato appena 23 minuti, complice ovviamente anche il fatto che la partita fosse già più che indirizzata ancora prima della fine del primo tempo.

 

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Boston riscatta una brutta nottata

Nell’altra semifinale dell’Ovest Boston è riuscita a riscattare una pessima gara 2 con una gara 3 molto più tranquilla, chiusa agevolmente dai due Jays, Tatum e Brown, che hanno segnato rispettivamente 33 e 28 punti. La prossima notte quindi i Celtics avranno l’occasione di portarsi avanti 3 a 1 e mettere una seria ipoteca sulla serie, preparandosi ad andare verso le finali di conference dove potrebbero eventualmente attendere la vincente fra Knicks e Pacers.

 

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Denver inverte la rotta

Tabellino di marcia opposto invece per Denver Nuggets e Minnesota Timberwolves, con entrambe le squadre che hanno vinto le due gare in trasferta e si trovano quindi in parità con 2 vittorie ciascuna.
Il pareggio è arrivato questa notte grazie a una vittoria dei Nuggets maturata grazie a una super prova dell’appena eletto MVP Nikola Jokic. Il serbo ha chiuso una strepitosa gara 4 con 35 punti, 7 rimbalzi e altrettanti assist e anche 3 palle rubate, tirando col 57.7 dal campo. Meglio di lui ha fatto solo Aaron Gordon, protagonista di una clamorosa serata di grazia al tiro che lo ha visto chiudere al 91.7%, segnando 11 tiri su 12 per un totale di 27 punti.

Dall’altra parte il solito nome è quello di Anthony Edwards, miglior marcatore della partita con ben 44 punti, che nemmeno stanotte si è tirato indietro, anche a partita persa: verso fine gara infatti si è fatto sentire dal proprio diretto avversario Jamal Murray con un po’ di trash-talking, fatto che dimostra ancora una volta l’infinità personalità di questo ragazzo.

Jamal Murray ha avuto una discreta serata e ha chiuso a quota 19 punti, segnando col 47% dal campo e trovando soprattutto un canestro da 3 punti che, per il modo e il momento in cui è arrivato, ha segnato l’andamento della partita dando una bella mazzata ai Timberwolves a fine primo tempo, chiuso dai Nuggets a più 15.

Bisogna però ammettere che avendo segnato 44 punti, un po’ di trash talking Edwards se lo può permettere, specialmente se fra quei 44 punti ci sono anche questi due:

Occhi adesso a martedì notte per vedere se il trend delle vittorie fuori casa continuerà, oppure se i Nuggets riusciranno a conquistare la terza vittoria consecutiva e portarsi avanti 3-2 nella serie.

L’altra faccia della gioventù

Nell’altra semifinale a Ovest i Thunder sono sicuramente nel momento più difficile della loro stagione, trovandosi sotto 2-1 contro i Mavs di Irving e Doncic, dopo aver chiuso il primo round senza nemmeno una sconfitta.
In alcuni attimi di gara 3 è sembrata mancare un po’ di esperienza ai giovani Thunder, che hanno lasciato alcuni preziosi possessi ai Mavericks, grazie ai quali questi sono riusciti a conquistare il momentum della partita. Il momento più emblematico di tutti è il contropiede fallito da parte di Isaiah Joe, che avrebbe potuto portare i Thunder a meno uno (o addirittura in parità) e invece si è trasformato in una palla persa che ha portato al più 5 dei Mavericks grazie alla bella lettura difensiva di Luka Doncic e al canestro dello stesso.

Questa notte toccherà quindi a queste due squadre sfidarsi per vedere se i Thunder riusciranno a portare la serie in parità, oppure se i Mavs faranno valere ancora la loro esperienza, specialmente nelle situazioni clutch dove possono contare sì su Luka Doncic, ma ancora di più in questi playoff su Kyrie Irving, protagonista l’altra sera di questo assurdo canestro qua:

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