L’argomento della settimana è sicuramente il futuro di Anthony Davis, ma in ottica Free Agency 2019 non è da sottovalutare nemmeno il destino di Kyrie Irving che, stando alle news più recenti, è tutt’altro che deciso.
LA SITUAZIONE
Partiamo dal principio. Attualmente Irving ha un contratto con i Boston Celtics che prevede una player option da 21 milioni, la quale difficilmente verrà esercitata in quanto l’ex Cavs può ambire a cifre ben più elevate (per fare un paragone il nostro Danilo Gallinari guadagna attualmente più di Kyrie). Il numero 11 dei Celtics a inizio stagione ha pubblicamente dichiarato di voler restare in biancoverde e sarebbe eleggibile per un contratto da 5 anni e 188 milioni di dollari. Spiccioli?
.@KyrieIrving 🗣 pic.twitter.com/afUtAVIgqx
— Boston Celtics (@celtics) October 4, 2018
QUELLA AMMIRAZIONE PER LEBRON…
Dopo la rottura “traumatica” con LeBron James, Irving ha recentemente riallacciato i rapporti con l’ex compagno di squadra ammettendo di aver finalmente capito la difficoltà di essere un Leader arrivando anche a scusarsi pubblicamente per i suoi comportamenti di gioventù. Notizia di questi giorni è un “rumor” che vedrebbe l’ex Duke prendere in considerazione l’idea di riunirsi con il Re. Personalmente trovo questa opzione improbabile, Irving vuole dimostrare di essere un leader e per farlo non può tornare a fare il semplice scudiero. Giusto?
Why I never imagined Kyrie ever being interested in playing with LeBron again and how a source convinced me it's a possibility, along with an update on who the next Lakers' coach could be if and when they make a change… https://t.co/sYjBr77bAm
— Ric Bucher (@RicBucher) January 30, 2019
IL FATTORE KNICKS
Come d’abitudine su ogni free agent aleggia un nome: New York Knicks. È dai tempi della prima “Decision” che i Knicks cercano di accaparrarsi il free agent di livello e per la prossima estate hanno ovviamente messo nel mirino Kevin Durant e Kyrie Irving. Lo stesso Irving ha confessato al New York Post di aver fortemente preso in considerazione la possibilità di firmare nella grande mela.
Ragionando lucidamente alla fine dipende semplicemente da cosa vuole Irving. Vuole i soldi? Nessuno può darne più di Boston. Vuole vincere da leader? Allora unirsi a LeBron sarebbe una smentita a se stesso. Vuole compiere l’impresa del decennio? Allora unirsi ai Knicks potrebbe fare al caso suo, pur andando incontro a enormi difficoltà, ma soprattutto ricominciando un progetto da zero.
Ma alla fine la domanda è una sola: quanto crede Irving nel progetto Boston Celtics?
Certo che se arrivasse Davis in estate…