NBA: come arriva il resto della Southwest Division alla pausa Coronavirus

526
Southwest division
Grafica di Grazia Cifarelli

Siamo arrivati a parlare di una delle division più interessanti come la Southwest Division con le texane a vari livelli di forma e prospettive.

Houston Rockets (40-24)

L’avvento storico di Westbrook in Texas è stato frutto di un mercato NBA all’insegna del Tandem dinamico, subentrato perciò al più famoso Big Three, sovente sinonimo di successo garantito (Spurs, Heat, Celtics ecc)! La combo col Beard dunque, rispetto ai tempi appena accennati, non dava certezza di W, fra l’altro spasmodico obiettivo e sogno nel cassetto del “nostro” D’Antoni e di Daryl Morey, coach ed executive sognanti ed iconoclasti se ce ne sono due, ma ampliava all’estremo il diktat small ball perpetrato a velocità supersonica! Si è forse però dimenticato troppo in fretta il fit immesso dal vecchio (per “classicità di gioco”) Chris Paul nei Rockets di ieri, quando fu abile nell’unire l’anima anarchica di Harden ad una pacatezza mentale nei momenti close, tra i quali una finale di conference in pratica in cassaforte contro avversari inarrivabili, e perduta poi per un infortunio drammatico a giochi (quasi) fatti! Lungi da noi voler criticare il ricambio, necessario per la differenza di età tra i contendenti e per i movimenti altrui che come detto hanno sviluppato un playbook – specialmente nell’ovest – verso un doppio regista al quale cedere gli oneri di fine match.

3 issues the Rockets will have with Russell Westbrook and James Harden

Soprattutto quest’anno il secondo violino toglie tante attenzioni dall’unico ed irrefrenabile big, colui che ha riscritto probabilmente ogni pagina di basket mai studiata da allenatori, critici ed analisti, conglobando verso di sé la totalità di azioni e schemi. Inoltre l’accesso ai playoff era assicurato ieri al pari di oggi e team sulla carta più forti della franchigia di Fertitta ce ne erano ben pochi, per di più alla luce della sfortuna che ha invaso la baia di San Francisco! Il doppio splash dei Clippers e quello unico – ma basilare – dei Lakers hanno però probabilmente rimesso Houston in una condizione amletica, nella quale la constatazione di inferiorità e incompletezza l’hanno fatta da padrone, spingendo poi addirittura la triade al comando (owner, coach e gm) a puntare tutte le fiches verso un all in nella mid season strambo ed ortodosso, che in pratica toglie da ogni classico game plan ormai più che settantennale la possibilità di condividere le due fasi di gioco con un lungo in lineup.

Lo scopo forse è quello di bypassare un curriculum deprimente a livello di mentalità dell’ex Thunder e quello difensivo del Barba, contornandone quindi il genio di numerosi cecchini dall’out abili però anche nel ridurre i tentativi altrui dall’altra metà campo! In una serie punto a punto adesso (o almeno si spera) le responsabilità ricadono più che sul singolo sullo schieramento, piccolo a parametri estremi, vista la contemporanea presenza di House, Covington e Tucker da centro (…..), aiutati inoltre da Gordon, McLemore, Rivers e magari Carroll, scappato dalla prigionia cestistica di Pop! Così facendo 7/8 elementi maestri nell’attaccare o colpire in/dopo l’isolamento non avranno problemi a battere i propri uomini o a limitarli nelle conclusioni, ma l’eccesso non può che essere esagerato e al limite della follia, dato che in giornate storte al tiro o nella protezione del rim, quando ci sarà da difendere match a basso coefficiente realizzativo e ad alta intensità, le gare diverranno probabilmente inaccessibili.

Houston Rockets Hiring Mike D'Antoni Comes with Curious Questions ...

Ma i limiti a cui D’Antoni ha spinto con risultati egregi questa compagine meritavano questo (ultimo?) esperimento vicino all’eretico!! Inutile raccontare perciò le statistiche e medie annuali per i Rockets, dei quali abbiamo parlato in passato ampiamente, e tra le otto che parteciperanno sicuramente ai playoff, visto che la valutazione andrà fatta quando (?) il tabellone ad eliminazione verrà stilato e si inizierà a svilupparlo, dando all’ex Simac la possibilità di ergersi a uomo della storia per uno sbalorditivo cambio della guardia anticonformista, oppure chiudere mestamente un’esperienza comunque da rimembrare all’infinito. Pronostico (52-30)

Pubblicità

1
2
3
4
Lucio Di Loreto
Pazzo di NBA sin dalle sfide epiche Lakers/Celtics anni 80! DJ, Byron Scott, Isiah, Kevin Johnson, Vinnie Microonda, John Stockton, Sir Charles, Grant Hill e il Run TMC i miei idoli. Dopo turbolente esperienze scolastiche ho maturato la passione per la scrittura, forse per rivalsa verso le "odiate" professoresse del passato..collaboro infatti da 20 anni su fanzine, blog, pagine FB e siti internet per quel che concerne jazzfusionprog, cinema e sport USA!

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui