Non è bastata l’espulsione di Butler a impedire ai Miami Heat di raggiungere la loro trentunesima vittoria stagionale, arrivata dopo una semi rissa che ha portato all’espulsione di 4 giocatori ad inizio quarto quarto. Oltre al già citato Butler, gli arbitri NBA hanno espulso anche Naji Marshall e Jose Alvarado per i Pelicans e Thomas Bryant per gli Heat per aver preso parte a questa “rissa”, che non ha avuto più di qualche spinta.
La scintilla
Il tutto è scaturito da un semplicissimo fallo di Kevin Love ai danni di Zion Williamson, il quale aveva appena rubato palla a Jimmy Butler nel paint e stava per andare al ferro per due comodissimi punti. Love ha quindi deciso che sarebbe stato meglio mandare Zion in lunetta anziché regalargli due punti così facili e ha quindi fatto fallo nella maniera più normale possibile, senza alcuna cattiveria, come dimostra anche il fatto che Love avesse teso una mano verso Zion appena questo è caduto a terra per sincerarsi che fosse tutto a posto o per aiutarlo ad alzarsi.
A quel punto però è scattata la scintilla, con Naji Marshall che non ha gradito il fallo di Love e il fatto che questo fosse rimasto sopra a Williamson dopo averlo mandato a terra. Marshall ha quindi spinto Love per allontanarlo dal compagno a terra, cosa che Butler non ha apprezzato, rispondendo quindi con un’altra spinta ai danni di Marshall. Da lì è scoppiato un parapiglia generale con i due giocatori che cercavano di avvicinarsi l’uno all’altro per mettersi le mani addosso e i rispettivi staff che li tenevano lontani. Come succede sempre, i due giocatori non sono riusciti a raggiungersi e alla fine non è successo nulla di che, come del resto accade ogni volta che c’è una rissa in NBA.
HEAT VS. PELICANS. 👀
— Hoop Central (@TheHoopCentral) February 24, 2024
Come dicevamo all’inizio, l’esito della “rissa” sono state 4 espulsioni, nonostante alla fine dei conti non sia successo niente di così grave.
A questo punto non resta che vedere se ci sarà qualche sospensione o qualche multa da parte dell’NBA.
Wembanyama da record, ancora
Nemmeno 24 ore da l’ultima partita e dobbiamo tornare a parlare di Victor Wembanyama. Proprio ieri vi avevamo raccontato dei record fatti nella partita contro Sacramento, durante la quale aveva anche sfiorato il famoso 5×5. Come vi avevamo detto però, era solo una questione di tempo prima che il giovane francese riuscisse a raggiungere questo traguardo. Quanto tempo? 24 ore, una più una meno.
Stanotte contro i Lakers Wembanyama ha messo a segno 27 punti, 10 rimbalzi, 8 assist, 5 stoppate e 5 palle recuperate, diventando il più giovane giocatore di sempre a mettere a segno un 5×5 e il più veloce a farlo (31 minuti).
Purtroppo per Wembanyama però, nemmeno questa sua super prestazione è bastata a salvare gli Spurs dall’ennesima sconfitta della loro stagione.
Victor Wembanyama is the YOUNGEST player in NBA history to record a 5×5 (PTS-REB-AST-STL-BLK) game 📊
27 PTS
10 REB
8 AST
5 BLK
5 STLWembanyama completed this 5×5 game in 30 minutes and 55 seconds, the fewest minutes ever played in such a game 🤯 pic.twitter.com/oenPznGOKM
— NBA (@NBA) February 24, 2024