NBA: Tagli backdoor tra scelte, conferme e mercato (3/5)

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free agency

Altro giro altra corsa, nell’affrontare le possibilità economiche dei club in vista della prossima stagione, visto che il campionato odierno potrebbe non essere mai ripreso. Se nelle puntate uno e due avevamo affrontato squadre con minori affanni, proviamo a vedere situazioni più complicate sul mercato con il nostro solito taglio.

BROOKLYN NETS

Licenziato Atkinson, la priorità è trovare un coach che conduca la squadra che sarà nelle mani di Durant e Irving, nonchè di un bel manipolo di giovani interessanti. Proprio sul contorno delle due superstar si accende il dibattito. Innanzitutto, capire se Prince e LeVert possano essere dei pezzi incastrabili con degli All Star. Una decisione sul loro futuro è d’obbligo, mentre Dinwiddie, che in loro assenza è stato protagonista e ha una player option, andrà gestito sul breve periodo. Non è escluso che possa entrare in una trade, così come Allen, in quanto risulta difficile che si possano tenere tutti.

Joe Harris è un giocatore solido e capace di dare un contributo, ma il suo rinnovo peserà sulla luxury tax del prossimo anno. Cosa verrà deciso? La scelta per Sean Marks è ardua, anche perchè serve sicuramente un giocatore di complemento sotto canestro che sappia completare il processo di crescita legato alla spesa folle dell’attuale stagione, ma soprattutto serve maggiore fortuna con gli infortuni che hanno tartassato la franchigia al di là del ponte.

CLEVELAND CAVALIERS

Risparmio, pazienza e tagliare i rami secchi. In Ohio si deve decidere cosa fare, perchè rinnovare sia Drummond che Tristan Thompson non ha senso, nonchè il destino di Love pesa sul monte ingaggi. Se per l’ex Detroit l’estensione sembra probabile e tutto sommato plausibile, visto che il giovane materiale umano dal draft è nel reparto esterni, per gli altri due la riconoscenza passata potrebbe essere l’unica cosa. Love appare un giocatore in declino rispetto a qualche anno fa, non incide e sarà anche difficile da piazzare sul mercato.

Più facile provare a fare una sign and trade con Thompson, giocatore più strutturato e capace di avere mercato, perderlo senza avere nulla in cambio sarebbe un errore, per una squadra che avrà una top 5 al prossimo draft e deve puntare sui giovani a roster che sono stati scelti nell’ultimo periodo e che magari non vedrà ancora i playoff a lungo.

Mercato Mavericks

DALLAS MAVERICKS

Buone nuove dal Texas. Prossimo anno da all-in per la squadra di Cuban, il cui obiettivo è magari prendere un giocatore con un contratto di un anno a cifre ragionevole e giocarsi il tutto per tutto, anche perchè poi, spirato quel contratto, deve esserci il cap necessario all’estensione di Luka Doncic, fattore imprescindibile anche dopo un eventuale exploit. Se si vuole avere flessibilità oltre il cap serve che Hardaway e Cauley-Stein non esercitino il loro diritto di opzione.

D’altro canto però, se dovessero restare – e la cosa appare plausibile visto che non peserebbero più di tanto – bisognerebbe sostituirli in qualche modo, e le due scelte al primo giro potrebbero non bastare. Forse quello che manca a Dallas è quel giocatore di esperienza che possa fare una giocata difensiva, visto che Luka e compagni tendono ad essere esplosivi e veloci in attacco quanto spesso distratti in difesa.

Mercato PacersINDIANA PACERS

Rinnovare Oladipo, poi tutto il resto. I Pacers devono muoversi sul mercato per uscire da un limbo di mediocrità che per la Eastern Conference è davvero mortifero. Big decision alla finestra: Sabonis e Turner sono davvero la coppia giusta per crescere? I due incantano alla volte, hanno numeri, ma spesso finiscono nelle maglie della difesa avversaria sprecando molto. Magari non entrambi, ma uno dei due potrebbe lasciare un progetto, che non ha bisogno comunque di quella lunga lista di playmaker attualmente a roster. TJ McConnel, che può avere mercato più di Aaron Holiday, sembra sacrificabile.

Idem dicasi per Jeremy Lamb, la cui trade darebbe da una eccezione da 9 milioni utilizzabile per avere una guardia di maggiore esperienza ed affidabilità. O magari liberare dello spazio per estendere Warren, che in questa squadra sembra calzare a pennello. Futuro altrettanto incerto per McDermott e TJ Leaf le cui estensioni, pesando e non poco sul budget, possono non essere esercitate.

Mercato Timberwolves MINNESOTA TIMBERWOLVES

Altro giro altro anno sabbatico per Minnesota attesa all’ennesima ricostruzione degli ultimi anni. La mossa sul mercato alla trade deadline taglia le gambe, con o senza Beasley e Hernangomez la verità è che lo spazio di manovra sul mercato è poco, e va trovata una collocazione per Spellman ed Evans, che non rientrano nei piani in maniera decisa.

C’è da far crescere qualche giovane come Culver, bisogna trovare spazio di manovra economica e capire se James Johnson che andrà in scadenza potrà essere un giocatore su cui contare o meno. Serve comunque un giocatore di complemento, specie in fase difensiva, per aiutare Towns, nonchè creare una second unit di buon livello che possa garantire minuti di solidità.

 

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