Ultime settimane al quanto movimentate per il mondo del College soprattutto nell’ambito della palla a spicchi, l’avvento della G-League ha spinto l’NCAA a rispondere subito per non perdere talenti che John Calipari ha messo in allerta.
Il materiale è tanto quindi andiamo con ordine perché c’è una data esatta in cui questa rivoluzione è nata ossia il 16 aprile quando il prospetto 5 stelle (nonché #1 della Nazione) Jalen Green (18 anni) decise di saltare il College per approdare nel progetto G-League, un “Select Team” con base alla Mamba Academy dove giocare la prossima stagione con tanto di remunerazione da circa $500k per 5 mesi, durata della stagione che consentirebbe poi al giovane prospetto di dichiararsi eleggibile al Draft.
Dopo Green è stata la volta di un altro top prospetto quale Isaiah Todd (18 anni), per lui si parla di $250k di remunerazione, ma il peggio è arrivato ad inizio di questa settimana: Green e Todd erano, usando un termine NBA, dei Free-Agents nel senso che erano liberi di scegliere dove andare ma la decisione di Daishen Nix (18 anni) ha sconvolto il mondo del College Basketball, il PG 5 stelle numero #1 della Nazione ha deciso di raggiungere i due in G-League ($300k di remunerazione)…quando però aveva già dato la sua parola ad UCLA!
Nix che ha commentato così la sua decisione:
Giocare in G-League praticamente mi prepara per il Draft NBA, è solo un gradino sotto la NBA
Vista la fuga verso la G-Leage l’NCAA ieri è corsa ai ripari con una decisione storica che stravolgerà per sempre il mondo collegiale: dalla stagione 2021/22 saranno concessi agli atleti compensi economici da parte di terzi come aziende, Social Media, apparizioni personali oltre a sponsorizzazioni.
Ieri tramite i suoi canali Social il nostro Paolo Banchero ha fatto sapere le opzioni in merito alla sua decisione post High-School, non c’è la G-League ma ben 6 college di livello tra i quali l’Arizona di Nico Mannion, Duke e la Kentucky di quel John Calipari che recentemente ha voluto mettere in guardia tutti i giovani prospetti che vogliono seguire l’esempio di Green, Todd e Nix.
Al Web-show Coffee with Cal l’ex coach dei New Jersey Nets ha evidenziato quale sia il vero pericolo che una giovane recluta rischia decidendo di saltare l’NCAA in favore della G-League:
La G-League cerca di attirare i giocatori dando loro più soldi, il problema non sono i prospetti che sceglieranno ma le migliaia di reclute che vedranno in quello il modo per emergere, quando invece sappiamo sarà un qualcosa riservato a pochissimi, massimo il 2% verrà scelto. Non stiamo parlando di 50 ragazzini esclusi ma migliaia.
Ospite dello show Sir. Charles Barkley, che ha concordato con il guru dei Wildcats in merito al fatto che molti giovani smettano di prepararsi per il college durante la loro carriera al liceo per poi ritrovarsi “a spasso”.
Malgrado l’avvento della G-League Kentucky, per anni la meta dell’One-And-Done per i giovani prospetti, ha comunque fatto un reclutamento di notevole impatto assicurandosi Terrence Clark (SG, #4 della Nazione) e BJ Boston (SG, #8 della Nazione).