Un evento parecchio significativo, quello organizzato dalla Legabasket in collaborazione con A Better Basketball. Una serie di iniziative e workshop, culminate nell’evento finale, tenutosi al Liceo Marconi di Pesaro. Una conferenza destinata direttamente agli studenti, sul tema, molto attuale, della dual career, un argomento sul quale vale la pena sensibilizzare gli adolescenti, denominata NextGen Educational.
Considerazioni sparse sull’evento
Ci lamentiamo spesso della scarsa campagna di “propaganda” della pallacanestro. Questa campagna è un modo positivo, finalmente, per coinvolgere coloro che saranno il pubblico e i professionisti dei prossimi anni. Avrete, in ogni caso, notato un impegno consistente di promozione della NextGen Cup 2020. Diversi interventi importanti, hanno remato in questa direzione. Personalmente, nella sua dimensione, l’ospite d’onore Flavio Tranquillo, è riuscito più di tutti a lasciare il segno. Ha presentato delle slide incentrate sul “Knowledge is power”, parlando della sua esperienza personale, con la sua recente laurea, che ha conseguito in seguito ad aver lasciato gli studi da giovane, lasciando un esempio forte ai ragazzi pesaresi. Segnalo pure un Ettore Messina presente, in mezzo agli studenti, che ha seguito dalla prima all’ultima parola pronunciata dalla voce di Sky Sport.
Tra gli altri che hanno preso la parola nel corso della conferenza, oltre al presidente Egidio Bianchi, c’è stato Alessandro Zanelli, che, dopo aver finito la sessione di tiro mattutina, ha raggiunto il Marconi per raccontare il suo vissuto e il percorso di studi che lo ha portato alla laurea in Economia Aziendale. Ciò che, a parer mio, è emerso in modo cruciale è stato l’equilibrio tra studio e divertimento, nel tempo che gli atleti spendono lontani dalla palestra. A Better Basketball ha raccolto, inoltre, i messaggi degli altri laureati, protagonisti di una dual career, in giro per il campionato. Gampaolo Ricci e la sua laurea in Matematica, Nik Natali e il suo master, e quant’altro. Particolare, nello stesso filmato, il contributo di Aaron Craft, che ha recentemente annunciato la sua volontà di voler lasciare Trento e la pallacanestro, poiché vuole iniziare un percorso di studi in medicina, nella sua vecchia università, Ohio State.
Ultimo oratore, Marco Mordente, ha spiegato, come chi lo ha preceduto, i suoi trascorsi recenti, post-ritiro. È diventato speaker motivazionale e ha intrapreso una seconda carriera molto interessante, successivamente alla cessazione dell’attività sportiva professionistica. Ha lanciato qualche appello alla nuova generazione, evidenziando l’importanza di crearsi una seconda vita, seguente al professionismo, mostrando i rischi di povertà che affrontano gli ex giocatori, quando smettono di percepire stipendi esorbitanti. Tale aspetto si ricollega indirettamente alla tragica situazione di Delonte West, vicenda che ha spopolato recentemente.