Inizia oggi la settimana che Backdoor Podcast dedica ai campioni d’Italia dell’Olimpia Milano. Da oggi, per sette giorni, pubblicheremo le nostre interviste esclusive ai giocatori che hanno rappresentato questa vittoria. Oggi si parte dall’MVP Andrew Goudelock.
Il mini Mamba si è meritato il premio non solo per l’azione che probabilmente ha segnato in maniera definitiva la serie, ovvero la stoppata decisiva su Sutton in gara 5, ma l’ha anche legittimato in gara sei e nelle altre partite sui due lati del campo:
Per me non è importante il premio di miglior giocatore, che comunque è un’ottima soddisfazione per la mia carriera, ma è stato bellissimo vincere lo scudetto con questa squadra, uno splendido gruppo di giocatori che hanno saputo girare l’interruttore nel momento giusto per vincere.
È stata, a suo dire, la miglior stagione di carriera, che soprattutto ha sfatato molti miti su di lui:
È vero ho difeso meglio in questi playoffs, ma ciò che mi rende più felice è essere stato utile alla squadra e pensare che da ora in poi non mi vedranno tutti come il punto debole difensivo di ogni squadra in cui gioco.
Inoltre è stato molto sorpreso dal gruppo e dall’unione che questa squadra ha raggiunto:
Siamo stati un gruppo anche nei momenti difficili, ci siamo uniti soprattutto durante i playoffs migliorando come squadra, ma anche come singoli portando ognuno il proprio mattone. Essere a Milano quest’anno è stato bellissimo, mi sono trovato bene così la mia famiglia (come dimostrano i due figlioletti presi in braccio e le lacrime alla fine della gara 6 di Trento). Qualche mese fa non pensavo di potermi sentire così vicino a questi ragazzi e invece le mie lacrime sono esclusivamente di felicità per il risultato raggiunto e per come è stato conseguito.
Dopo queste grandi prestazioni e un mercato che verosimilmente potrebbe portargli un ventaglio di opzioni, il tema principale è il futuro:
La società ha un’opzione sul contratto. Ovviamente dovrò parlare con il mio agente, con i dirigenti dell’Olimpia (oggi è previsto l’incontro come riportato da Sportando, anche se il futuro sembra ormai quasi scritto in uscita ndr) e vedere insieme quale sarà la situazione. Io sono contento di Milano, di come è andata la stagione, dello scudetto e di come ho vissuto umanamente quest’annata. Ci sono stati momenti difficili come prima dei playoffs quando ogni giorno veniva fuori una notizia di un giocatore firmato per la nuova stagione e che io avrei potuto lasciare. Ho detto che io ero ancora qui e avevo bisogno di chiarezza capendo dove stesse la verità.
A testimonianza della bontà della sua stagione, ha una valutazione molto positiva di quest’annata:
Per me è stata la miglior stagione della carriera perchè ho fatto tantissime cose in campo e l’emblema di questo è stata la stoppata in gara 5 contro Sutton. Ogni volta che la guardo dico “Oh”, perchè ancora quasi non ci credo. Per questo sento di essere diventato un giocatore migliore in senso assoluto.