Olimpia disastrosa, Virtus senza fiato – EuroLeague Power Ranking

316
Olimpia

Settimana che ha visto EuroLeague in campo per il ventinovesimo turno, con tante sorprese, in negativo per i colori azzurri. L’Olimpia gioca una pessima partita e viene annichilita dal Baskonia, la Virtus cade a Madrid sotto i colpi della difesa spagnola.

Il tutto alla vigilia di un doppio turno che potrebbe mettere in chiaro moltissime cose.

Andiamo a scoprire nel nostro power ranking come cambia la classifica.

18-  ALBA Berlin (=)

Un Alba spuntata, con la squadra ridotta all’osso fa faticare tremendamente il Monaco prima di alzare bandiera bianca. Nelle condizioni attuali, riuscire a non subire un’imbarcata è già un dato molto positivo. Certo, quell’ultimo posto in classifica brucia ma serve mettere insieme tutti e 4 i quarti per provare a fare meglio. Ancora una volta, la partita si decide con un parziale di 12-32 ospite nel secondo periodo, dopo il +14 tedesco alla prima sirena. rendimento troppo altalenante, anche all’interno della stessa partita.

17- LDLC ASVEL Villeurbanne (=)

La più classica delle partite di ASVEL, specie dopo l’arrivo di Poupet in panchina. I francesi giocano 30 minuti di altissimo livello e collezionano 13 lunghezze di vantaggio. Come sempre, c’è un blackout all’interno della loro partita, e arriva nel quarto finale, con l’Efes che rimonta tutto il disavanzo. Quando tutto sembra finito, ci pensa Paris Lee a firmare la tripla che chiude la contesa in favore della formazione di casa. Che sofferenza!

16- Crvena Zvezda Meridianbet Belgrade (=)

Come spesso accaduto in questa stagione, una partita a metà. Se le gare durassero 20 minuti, molto probabilmente la squadra serba occuperebbe le primissime posizioni della classifica. Purtroppo per loro, durano il doppi e, spesso, nei secondi tempi sono arrivate rimonte degli avversari che hanno raggiunto e messo la freccia, volando vero la vittoria. Le motivazioni, ora, stanno a zero, però qualche ruggito d’orgoglio questa rosa deve per forza tirarlo fuori.

15- Zalgiris Kaunas (=)

Kenna Evans da solo non può sempre essere il risolutore. Ormai le difesa avversarie hanno capito che l’esterno americano è il go-to-guy dei lituani e tentano il tutto per tutto nel limitarne la pericolosità e l’efficacia al tiro. E se lui non è in giornata, come in questo caso, la squadra segna la miseria di 58 punti, di cui 21 nel solo ultimo periodo. Il miracolo Zalgiris non si ripeterà di nuovo: serve sicuramente una costruzione del roster più adeguata a supportare i talenti che passano a quella latitudini onde evitare di perderli.

14- Anadolu Efes Istanbul  (-1)

Trenta minuti in cui la formazione turca poco ha capito su come limitare i due ex Olimpia Milano Thomas e Luwawu-Cabarrot, i due grandi protagonisti di casa ASVEL. Solo nell’ultimo periodo, con la forza della disperazione unita alla solita paura di vincere dei francesi, Larkin e compagni sono arrivati a un passo dal coronare una rimonta assurda, con Beaubois che a 20″ dalla fine trova il -1, complici le perse puerili dei lionesi. Un KO che mette la parola fine alla stagione europea e, molto probabilmente, al ciclo vincente di casa Efes.

13- EA7 Emporio Armani Milano (-1)

Olimpia senza cuore né anima. La partita è il chiaro emblema della stagione europea di questa squadra: quando c’è da battere un avversario alla portata per riaccendere l’entusiasmo, l’Olimpia stecca sempre, come già accaduto contro ASVEL, solo per restare vicini nel tempo. Impossibile pensare di giocare una gara sui ritmi dei baschi e vincere: l’Olimpia ha sempre fatto della difesa il suo mantra, ma in questa serata di difesa se ne è vista pochissima. Bisogna iniziare a riflettere e tutti devono mettersi in discussione, giocatori, allenatore e dirigenza.

Pubblicità

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui