EuroLeague che ha visto andare in scena il ventiseiesimo turno, l’ultimo prima della pausa per la disputa delle coppe nazionali e per le qualificazioni europee. Olimpia che, con un prova d’orgoglio, supera la capolista Real. Virtus, che cede al Monaco
Andiamo a scoprire nel nostro power ranking come cambia la classifica.
18- LDLC ASVEL Villeurbanne (=)
Nel basket moderno se non segni mai da oltre l’arco, difficile poter competere contro chiunque. ASVEL ha in questo il suo tallone d’Achille: può giocarsela alla pari con praticamente chiunque, ma non ha giocatori in grado di avere costanza di rendimento da fuori e aprire l’area ai suoi lunghi. E così è stato pure a Vitoria, dove il disastroso 2/20 da tre vanifica l’eccellente 31/49 da dentro l’arco. Se arrivasse qualcosa in più dai 6.75, probabilmente qualche punto in più in classifica ci sarebbe.
17- ALBA Berlin (=)
Partita che, purtroppo, dura appena 10 minuti. Nei due periodi centrali, l’attacco tedesco segna appena 25 punti contro i 26 messi a segno nel primo periodo. La difesa non riesce a porre freno alla verve offensiva dei catalani, che nei due periodi centrali realizzano la bellezza di 49 punti, rendendo puro garbage time gli ultimi 10 minuti di gioco.
16- Crvena Zvezda Meridianbet Belgrade (-4)
Le montagne russe serbe continuano. Contro lo Zalgiris arriva l’ennesimo stop proprio nel momento in cui si poteva tentare di riaprire tutto. Partita molto equilibrata dove, stando alla valutazione, i biancorossi hanno fatto meglio dello Zalgiris. In realtà, alle ottime percentuali da dentro l’arco, non hanno fatto seguito percentuali altrettanto eccelse da fuori. Se controlliamo anche il dato delle perse, le 4 in più fatte registrare dai serbi fanno la differenza in una gara persa per soli 2 punti.
15- FC Bayer Munich (=)
Vittoria sorprendente a Belgrado per i ragazzi di coach Laso. Partita rimasta in equilibrio e, finalmente, senza quei momenti bui che spesso sono stati decisivi in negativo. Sul -4 a 49 secondi dalla fine tutto poteva essere perduto, ma Francisco si è caricato un intero lander sulle spalle e ha regalato a tutti una vittoria che non servirà, forse, a cambiare il destino della stagione, ma fa sempre bene al morale.
14- Anadolu Efes Istanbul (+2)
Il cambio in panchina ha dato gli effetti desiderati, nulla da aggiungere. Se la partita contro l’Olimpia era stata decisa da un parziale infinito, contro il Maccabi abbiamo assistito a un clinic di pallacanestro. Una squadra che ha condiviso la palla, dividendo le responsabilità tra molti più giocatori rispetto la precedente gestione, soprattutto avendo cura di selezionare le giocate giuste. Non stupiscono le sole 3 palle perse alla sirena finale a fronte di 20 assist distribuiti tra otto giocatori.
13- Zalgiris Kaunas (+1)
Altro giro, altro regalo. Regalo che lo Zalgiris fa a una nazione intera, che sta dietro alla sua squadra principale in EuroLeague. Coach Trinchieri ha rivoltato la situazione come un calzino, portando una squadra destinata ai bassi fondi a sognare un accesso al play-in. Ancora un volta, la sinfonia lituane suona che è una meraviglia: se Evans è il faro, attorno a lui trova sempre chi gli offre adeguato supporto. Non stupisce, in tal senso, che tutti i 12 a referto siano andati a segno.