Olimpia-Fenerbahce, c’è chi dice no | EuroLeague GamePlan

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Fenerbahce

L’Olimpia Milano chiude al meglio il doppio turno cogliendo il secondo successo consecutivo, battendo il Fenerbahce per 77-76. La squadra di casa gioca un grande primo tempo, tocca anche il +14 e con un rocambolesco finale risponde alle fiammate dei turchi che erano andati avanti, toccando anche il +3. L’uomo della riscossa è ancora una volta Mirotic che mette i canestri decisi nel finale per impattare prima e sigillare poi la vittoria.
Nelle file del Fenerbahce grandi prova di Motley, Guduric, Biberovic e Wilbekin.

Ed è di nuovo Melli

Il primo punto di svolta della partita è nell’impatto offensivo iniziale di Melli a punire la scelta del Fenerbahce di farlo tirare. L’ala italiana viene presa in consegna da Motley con il chiaro intendo di battezzarlo e poter essere aggressivo sui pick and roll di Milano (soprattutto di Shields).
Difesa ICE sui pick and roll laterali, Melli si apre in pop, non esita e punisce da tre punti. Questo impatto iniziale del capitano biancorosso è il primo motivo per cui l’attacco Olimpia genera un gran primo tempo.
Ovviamente siamo alla scoperta dell’acqua calda, ma un Melli coinvolto offensivamente cambia totalmente la partita dell’Olimpia e ieri abbiamo avuto una dimostrazione con la migliore squadre del momento.

Transizione e altri rimedi

L’aspetto che maggiormente ha colpito del difficile primo tempo turco è la bassa qualità della transizione difensiva che ha concesso a Milano 1.6 ppp. Ovviamente c’è una grossa compartecipazione della difesa dell’Olimpia, ma la tendenza confermata della squadra turca a regalare grossi spazi in fase di transizione ha alimentato l’attacco biancorosso ben oltre i suoi meriti.
Altro aspetto molto lineare ma che alla fine fa tutta la differenza del mondo per un attacco che non sempre brilla per efficacia e capacità di creare vantaggi.

Questione di scelte

Quando si preparano le partite a questo livello è necessario fare delle scelte. Non si può difendere su tutto, non si possono limitare tutti insieme i grandi interpreti di questa competizione e allora, come direbbero gli statunitensi, pick your poison. 

Ed è esattamente quello che fa Jasikevicius e il suo staff nel difendere sulle bocche da fuoco milanesi. In linea con quanto fatto dai suoi colleghi, sui pick and roll di Shields la scelta è quella di eseguire un show molto aggressivo del difensore del bloccante per costringere l’avversario a scaricare il pallone e a confrontarsi con i suoi limiti di lettore in questa situazione.

Nella maggior parte dei casi gli uomini coinvolti nel pick and roll da parte di Milano sono Melli e Mirotic. Se per il giocatore italiano abbiamo già visto come la scelta fosse “logica”, meno lo era in apparenza quella di concedere a Mirotic una tripla aperta. Scelta però necessaria per non lasciare in singole coverage sia Wilbekin che Dorsey contro il giocatore danese. Scelta necessaria per proteggere gli esterni di riferimento, dovendo necessariamente concedere triple aperte ai lunghi di Milano, compreso un tiratore del livello di Mirotic.

Dorsey e Wilbekin

Partita diametralmente opposta per le due maggiori opzioni offensive del Fenerbahce. Dorsey non trova la serata giusta nonostante il 3/3 dalla lunga distanza, mentre Wilbekin si accende nel secondo tempo dopo un primo tempo dove aveva faticato al tiro.

L’esterno americano naturalizzato greco ha sofferto in parte una buonissima prova difensiva di Tonut che gli ha spesso negato la ricezione, ma allo stesso tempo ha pagato una serata non brillantissima come testimoniano i 17′ in campo. Fisicamente non al meglio, lo staff ha scelto di dare maggiore spazio a Biberovic visto il suo momento magico e la sua condizione migliore.

Wilbekin è partito prendendo i suoi tiri, ma non riuscendo mai a segnare e sbloccarsi nel primo tempo. Di ben altro impatto la sua presenza nel secondo, dove segna la maggior parte dei suoi 15 punti finali. Milano gli mette contro i suoi migliori difensori perimetrali (Hall e Tonut) ma la sua capacità di giocare sui blocchi mette in grosse difficoltà il piano partita di Milano.

Il Fenerbahce gioca sostanzialmente due tipi di situazioni per lui: doppie uscite e il bloccare il bloccante per la sua uscita. In entrambe parte dalla riga di fondo e nel primo caso catena di blocchi dove lui può scegliere dove uscire, nel secondo caso è lui stesso a iniziare l’azione da bloccante con altri compagni altrettanto pericolosi e lui a sua volta a giocare sulla scelta della difesa.

La partita difensiva di Milano

Il mantra dello staff tecnico milanese era togliere il gioco perimetrale al Fenerbahce, a partire dalle principali bocche da fuoco e allo stesso tempo togliere le eventuali ricezioni dinamiche che si sarebbero potute generar per Motley contro lunghi meno mobili di lui.

Inoltre, su tutti i pick and roll centrali Milano faceva show e recupero aggressivo, optando poi per un tag dal lato debole sul rollante, concedendo la tripla in angolo ma dando pochi riferimenti per il ribaltamento di lato. Scelta che complessivamente paga visto che solamente Wilbekin sembra costantemente in partita tra gli esterni del Fenerbahce.

Infine cosa fare su Calathes. Inevitabilmente lo staff milanese deve optare per una marcatura con Napier. Non il migliore accoppiamento fisico possibile, ma allo stesso tempo l’unico praticabile per non avere la propria point guard di riferimento costretta a inseguire gli esterni turchi sui blocchi. Ovviamente si passa sotto il blocco del pick and roll, ma allo stesso tempo il difensore del bloccante deve fare show per togliere la visione delle linee di passaggio al greco. Nonostante i 6 assist, Milano è abbastanza riuscita a togliere questo riferimento.

La partita difensiva del Fenerbahce

Il Fenerbahce ha risposto alla partita di Milano con lunghi tratti di quintetti molto mobili. Papagiannis e Sanli solo delle apparizioni da meno di dieci minuti, per il resto i turchi hanno giocato con un quintetto che potesse pareggiare la mobilità di Milano.
Su Shields abbiamo già descritto la scelta, ma il suo accoppiamento con Wilbekin e Dorsey è stato il problema più grande della difesa turca. Ogni qual volta non è arrivato un aiuto il giocatore danese è arrivato al ferro indisturbato.

Sui pick and roll di Napier si è sempre fatto show e recupero per costringere Milano a dover creare con altri giocatori, anche a costo di concedere triple aperte a Voigtmann, Mirotic e Melli. Calathes messo in punta contro la point guard americana per continuare quella ormai lunga tradizione di difensori big contro Napier.
Infine ottima prova difensiva di Nigel Hayes-Davis che ha fatto un lavoro enorme contro Mirotic, recuperando sempre con tempi ottimi dopo il pop e riuscendo sempre ad andare davanti nelle situazioni di post-up, togliendo quella soluzione a Milano.

Se nel finale l’Olimpia fatica a servire il montenegrino il motivo è nella ottima difesa del giocatore del Fenerbahce, oltre che per una grossa difficoltà di Shields nel servire il compagno in quella situazione. Riassumendo, nonostante fosse un quintetto mobile, la stazza del Fenerbahce ha messo in grossa difficoltà i trattatori di palla milanesi.

 Estremo

Molto singolare il quintetto che del Fenerbahce che chiude la sfida. Moltey commette il quarto fallo e Jasikevicius rischia il tutto per tutto con un quintetto formato da Wilbekin-Dorsey-Guduric-Biberovic-Hayes-Davies. Campo largo e ricerca costante del mismatch offensivo per attaccare o Mirotic o Napier. Inoltre, aggressività maggiore in difesa dove la scelta è una e una sola soltanto: si cambia sempre.

Ed è proprio su questo aspetto che si decide la partita: Wilbekin fulmina il cambio di Melli per il +1 e successivamente Biberovic sfrutta il cambio con Napier per prendere il rimbalzo d’attacco e fare +3. Milano in attacco ha vantaggio di cm e da una situazione di rimbalzo d’attacco la riapertura di Voigtmann innesca Mirotic che mette la tripla e impatta la sfida.

Nelle azioni successive Milano tiene bene sui i cambi difensivi, prima non concedendolo e lasciando Hall in copertura su Wilbekin e poi affidandosi all’ottimo lavoro di Melli nel tenere sempre l’ex-Maccabi. Dall’altra parte si va da Shields marcato da Wilbekin, il quale gioca un pick and roll con Mirotic e provoca il cambio con Motley che viene punito con il jumper per il +2.

Ultima azione Fenerbahce, Guduric ottiene il cambio contro Melli e lo attacca riuscendo ad aprire per Wilbekin. Tripla aperta sbagliata, rimbalzo offensivo e Milano che va in lunetta sul +4 e mette l’ipoteca sulla vittoria nonostante il convulso finale tra la prodezza di Biberovic e la quasi perse dell’Olimpia che si trasforma in beffa per il Fenerbahce.

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