È un Ettore Messina molto duro e puntuale quello che si presenta in conferenza stampa dopo la partita vinta di misura contro lo Zenit San Pietroburgo.
Della partita, in realtà, si parla poco anche se la vittoria risicata contro la squadra russa è comunque di fondamentale importanza per la corsa ai playoff di Milano.
Ma ad inizio di Gennaio è tempo di primi bilanci, seppur sommari e provvisori.
A poco più di un mese dalle Final 8 di Coppa Italia e con il girone di ritorno di Euroleague alle porte è il momento di tirare qualche riga sulla prima parte di stagione milanese.
Il discorso sulla maglia che pesa, riferito in particolare a Sykes ma di respiro molto più ampio, è un concetto che società e pubblico di Milano conoscono bene.
E Messina punta molto sull’aspetto mentale ed emotivo, sulla capacità di giocare con più leggerezza, di non passare tiri aperti, di avere, insomma, quale testa libera che si è vista in alcune prestazioni convincenti soprattutto in Eurolega.
C’è bisogno di uno squillo, e magari proprio in trasferta, per svegliare una squadra che con la Virtus e con lo Zenit è sembrata a tratti apatica e decocentrata.
Live dalla sala Stampa
Pubblicato da Olimpia Milano su Venerdì 3 gennaio 2020
Avverte un po’ di depressione, Coach Messina, dentro e fuori la squadra; e onestamente è una sensazione che molti hanno avvertito durante la partita di ieri.
Come si esce? Ovviamente la medicina è sempre una sola, vincere.
Per tornare a farlo con costanza Milano ha bisogno di ritrovare un po’ di energia e di sicurezza dopo questo inizio di stagione a corrente un po’ alternata.
Niente depressione ed andare avanti per evitare di buttare via il bambino con l’acqua sporca.
Più leggerezza perché, traducendo il suo capo allenatore degli ultimi anni, “è comunque pallacanestro”.