L’Olimpia Milano si trova ad un bivio fondamentale della propria stagione. Da un lato, il cammino europeo dei biancorossi è ormai praticamente compromesso. Dall’altro, l’EA7 ha assoluto bisogno di trovare la giusta quadra per fare bene in campionato e soprattutto cercare di vincere la Coppa Italia, a una settimana di distanza da Torino. Tuttavia, attorno all’ambiente milanese circola un alone di delusione che rischia di permanere per tutta la stagione, quali che siano gli obiettivi raggiunti nei prossimi mesi.
A commentare la situazione, nell’odierna edizione di Repubblica, è stato Massimo Pisa. Il giornalista ha così titolato il suo pezzo dedicato proprio ai biancorossi:
L’Olimpia s’è persa. Eurolega addio, rimane soltanto il solito campionato.
Un titolo che esprime appieno l’amarezza provata dai tifosi milanesi in queste settimane. Non è un segreto infatti che l’obiettivo primario di questa stagione per l’Olimpia fossero le Final Four di Eurolega, un traguardo posto dalla stessa società nelle dichiarazioni e nei suoi acquisti, Mirotic per primo. La barca europea, tuttavia, sembra ormai definitivamente naufragata. Il record di Milano recita 10 vittorie e 15 sconfitte, a ben 3 vittorie dal decimo posto per l’ingresso ai play-in.
Per rientrare in corsa, i biancorossi avrebbero bisogno di un cammino praticamente immacolato nelle prossime gare. La quota play-in dovrebbe aggirarsi intorno alle 18 vittorie, il che significherebbe chiudere i prossimi impegni di Eurolega con un record di 8-1. Missione praticamente impossibile, visto un calendario non semplicissimo e soprattutto la poca costanza e affidabilità mostrata dall’Armani in questa prima parte di annata. Come se non bastasse, anche l’eventuale raggiungimento de play-in sarebbe comunque un risultato decisamente non in linea con le premesse che sembravano accompagnare Milano ad inizio stagione. Pur risultando un miracolo ed una manna dal cielo, vista l’attuale posizione in classifica del’Olimpia.
Date queste premesse, la squadra di Ettore Messina si trova quindi a dover dare necessaria priorità al campionato. I biancorossi in Italia hanno effettivamente trovato un proprio ritmo, coronato da 8 vittorie nelle ultime 9 partite e dalla terza posizione dietro Brescia e Bologna. Nonostante questi buoni risultati, tuttavia, l’Olimpia non riesce ancora a dare garanzie dal punto di vista tecnico.
Martoriata dagli infortuni inizialmente, ora Milano sta lentamente ritrovando tutti i propri protagonisti, ma gli equilibri nel roster risultano ancora decisamente precari. L’arrivo di Napier e i vari rientri (Shields su tutti e quello parziale di Mirotic) non hanno ancora ottenuto l’effetto desiderato. Le rotazioni di Messina non sono chiare, e nei momenti di difficoltà il coach milanese non sembra avere tuttora trovato un quintetto solido a cui affidarsi. Le conseguenze di queste difficoltà sono un rendimento tecnico incostante, con momenti di buio all’interno della gara che rischiano costantemente di compromettere il risultato.
Obiettivo primario, quindi, trovare una quadra nel sistema Olimpia. Tuttavia, anche se questo dovesse accadere, ciò non comporterebbe automaticamente soddisfazione nell’ambiente. Arrivati a questo punto, come Pisa stesso afferma nel proprio articolo, la sensazione è che il campionato risulti essere un contentino. La vittoria dello scudetto o della Coppa Italia non riuscirebbero a cancellare le delusioni arrivate finora, troppo pesanti guardando alle aspettative iniziali.
Vincere è sempre bello, ma in questo caso potrebbe esserlo di meno. Soprattutto guardando alle ultime due stagioni, in cui l’Olimpia ha fallito tutti i propri obiettivi in Eurolega. Così come il trentesimo scudetto non ha cancellato le pessime prestazioni dell’anno scorso in Europa, lo stesso accadrebbe probabilmente con un eventuale nuova vittoria in Serie A quest’anno.
Prima di parlare del futuro, Milano ha bisogno di guardare al presente. Messina deve al più presto trovare un equilibrio, riuscendo a coinvolgere al meglio tutte le proprie stelle. Tuttavia non ci sarà da sorprendersi se, in caso di festeggiamenti finali, la gioia in fondo in fondo sarà smorzata da un pizzico di amarezza. Una sensazione che i tifosi milanesi si sono ritrovati più volte a provare negli ultimi due anni, chiedendo una boccata d’aria fresca che ancora non è arrivata.