Previsioni, ipotesi, indizi grazie ai quali approcciare Virtus Bologna-Olimpia Milano con certezze solo provvisorie, che solo il parquet della Segafredo Arena potrà confermare, sostenendo la bontà degli scouting report e dello studio delle analytics, o smentire, dichiarando ancora una volta l’infallibile legge dello sport capace di ribaltare pronostici. Prima della palla a due, tuttavia, basarsi su dati “scientifici” può porre sotto la giusta ottica anche tensioni, sogni e incubi dei tifosi virtussini e meneghini. Ecco perché, in poche parole, l’Olimpia Milano vincerà il derby di EuroLeague.
RIMBALZO OFFENSIVO
9-3. 13-8. 16-9. 14-15. 12-5. 12-5. 4-5. 9-9. Il totale dei rimbalzi offensivi raccolti dall’Olimpia tra le LBA Finals 2023 e la semifinale di Supercoppa contro la Virtus recita 89 Olimpia e 59 Bologna: a maggior ragione senza Mickey e a un Dunston con problemi di falli di distanza dal dover presentare continuativamente quintetti mai sperimentate prima d’ora, Banchi è costretto a mettere in conto di concedere vari extrapossessi sulle conclusioni sbagliate dai milanesi. Nelle scorse finali Milano non è sempre stata lucidissima nel concretizzare il vantaggio negli istanti immediatamente successivi al rimbalzo con un tap in, ma il vantaggio di stazza ancor più accentuato suggerisce un controllo sotto le plance sbilanciato verso la squadra di Messina.
PALLONI PESANTI
0.967 punti per possesso quando il cronometro dei 24″ segna un numero inferiore a 4: la capacità di convertire in punti a tabellone le conclusioni a fil di sirena dell’Olimpia ha pochi eguali in EuroLeague (89° percentile nella competizione). Una normale serata in ufficio di Mirotic toglie le castagne dal fuoco contro qualsiasi difesa di EuroLeague, a maggior ragione con gli accoppiamenti difensivi previsti da Bologna. L’ispanomontenegrino è letale sia contro difensori della sua stazza che, per ragioni di minutaggio, è improbabile lo costringano a una lotta fisica per 40′ (Shengelia), sia contro esterni sì più rapidi ma che non raggiungono l’altezza del suo rilascio (Dobric, Abass, Cordinier).
POST-UP
La Virtus Bologna ha offerto forse la prestazione difensiva che ne ha mostrato maggiormente i limiti strutturali in EuroLeague quando ha affrontato l’Asvel del neoarrivato Pozzecco: la gara dell’Astroballe si è decisa solo negli ultimi possessi poiché, nonostante l’evidente disparità tecnica, i francesi hanno cavalcato continuamente i mismatch fisici in post basso, con esterni (Lighty e Kahudi) e lunghi (Lauvergne e Fall): i 16 post-up giocati dall’Asvel sono stati superiori alla somma delle 4 partite difensive precedenti della Virtus e il doppio della somma delle 2 successive.
La combinazione tra questo e l’abilità di Milano di sfruttare le ricezioni spalle a canestro (1.040 PPP su 7.1 possessi medi in EL, 78° percentile) è un punto di partenza notevole per la formazione di Messina. Non un caso, quindi, che 2 delle 3 più efficaci prestazioni offensive dell’Olimpia in questa EuroLeague (in casa col Maccabi Tel Aviv e all’esordio a Istanbul col Fener) siano arrivate nelle serate in cui Milano ha sfruttato oltre la media il post (11 possessi col Maccabi, addirittura 14 col Fener).