Olimpia Milano, Moraschini: “Un grande stimolo essere allenati da Messina”

Archiviate le conferenze di Aaron White, Shelvin Mack e Sergio Rodriguez, è oggi il turno di Riccardo Moraschini per presentarsi ai suoi nuovi tifosi. La guardia proveniente dalla Happy Casa Brindisi, eletta miglior italiano della scorsa stagione, arriva a Milano firmando un triennale dopo una stagione chiusa a 12.3 punti, 3.3 rimbalzi e 2.8 assist. Anche questa volta le prime parole della conferenza spettano al General Manager Christos Stavropoulos:

Riccardo ci ha convinto non solo per come ha giocato a Brindisi, ma per l’entusiasmo e la voglia di aiutare la squadra. Un ragazzo in crescita che si è messo al servizio di Messina con molta disponiblità. Ho ricordato a Messina che all’Oly i grandi successi sono arrivati grazie a una base di giocatori greci. Per una squadra come Milano la base deve essere sui giocatori italiani. Per questo abbiamo scelto anche Riccardo in accordo col coach. Ha lo spirito giusto per il progetto dei prossimi anni.

A parlare poi è direttamente Riccardo Moraschini:

Sono contento di questa prima settimana di allenamento. Avere un gruppo preparato con un coach di questo livello è un obiettivo che speravo di raggiungere. Essere qui e cercare di migliorare ogni giorno è lo stimolo maggiore.

Si è parlato molto di Mack e Sergio. Tu arrivi per giocare in appoggio di Micov nonostante l’anno scorso tu abbia giocato molto da playmaker. Hai già parlato con Messina e senti la pressione per questo ruolo?

Sento la pressione di dover fare bene come tutti, ma voglio avere responsabilità e sono a disposizione per fare ciò di cui c’è bisogno in campo.

Dopo una settimana di lavoro con Messina, come l’hai vissuta?

È un allenatore che cura i dettagli e si vede che ha lavorato ad alti livelli. Richiede molta concentrazione. Essere allenati da lui, che vedevo in tv nei derby di Bologna a dieci anni è una sensazione particolare. Dovrò migliorare molto ma sarà bello.

Riccardo, che rapporto hai con Bologna e perchè hai scelto di venire qui?

Milano è il top in Italia, l’obiettivo qui è vincere ogni anno e c’era la possibilità di giocare l’Eurolega. È uno stimolo poter giocare con grandi campioni ed essere allenati da Coach Messina. La decisione è stata  rapida.

C’è stato un confronto con i giocatori italiani nel processo di decisione per venire qui?

Prima di firmare non avevo parlato con nessuno, solo con il coach. penso sia importante per capire cosa l’allenatore cerchi e cosa vuole. Dopo la firma ho parlato poi con Cinciarini, Jeff Brooks e Amedeo Della Valle. Erano contenti che fossi arrivato qui, ma prima non c’era stato nessun contatto. Per Milano è un anno zero. C’è stata una rivoluzione e per tutti è un nuovo inizio.

Sei stato allenato da Vitucci, il discepolo di Messina. Lo hai consultato prima di venire a Milano?

Era contento. Mi ha scritto prima della firma perchè aveva parlato con coach Messina di me.

L’ anno scorso è stata la tua miglior stagione. Cosa è cambiato rispetto agli anni precedenti e cosa vuoi portare di questi cambiamenti a Milano?

Ho avuto molta fiducia, non ho mai avuto così tanti minuti come la scorsa stagione. L’infortunio di Clark ha portato coach Vitucci a darmi ancora più fiducia e tutta l’esperienza fatta mi ha portato a essere pronto e maturo ad affrontare la stagione.

Mario Mancuso
Mario Mancuso
useless man. Piccolo calciofilo, adolescente baskettaro, mai e poi mai adulto. Amo le storie e poterle raccontare