Olimpia Milano-Paris: Shorts spara e Shields risponde, il gameplan

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Foto di Savino Paolella

Vittoria sofferta dell’Olimpia Milano sul Paris Basketball per 79-74. Difficile esordio casalingo per la squadra di Messina che si aggrappa a una grandissima prestazione di Shields (autore di 21 punti) per rispondere alla grande serata di TJ Shorts.

Gemelli danesi

La vittoria milanese ha molto a che vedere con l’alternanza dei gemelli danesi presenti in Shavon Shields. Al fratello avulso dal gioco e in grado produrre solo un anemico 0,5 ppp, fa da contraltare quello straordinario del secondo tempo.

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Il dato significativo è nel come sia passato dal non provare nemmeno un pick and roll nei primi venti minuti, a produrre 1,2 ppp nella medesima situazione.
Come si evince dalla clip, la capacità di coinvolgere compagni e sponde è ancora ben lontana dall’essere trovata (e probabilmente non arriverà mai vista l’età), ma la capacità di punire la difesa sempre con la scelta giusta rimane di primo ordine.
Il pick and roll di Milano, al momento, è in mano sua e se non genera vantaggi di squadra, genera vantaggi di 1 vs 1 che il giocatore danese sfrutta benissimo.

TJ Shorts

L’altro grande protagonista di serata è TJ Shorts, autore di 17 punti e una produzione di 1,083 ppp nelle situazioni di pick and roll.

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Il giocatore americano ha banchettato su quelli che sono attualmente i problemi dell’Olimpia nella difesa del pick and roll.
L’Olimpia sceglie di passare con lui sul blocco e provare a spingere dentro, sia per provare a mandarlo contro l’aiuto, sia per difendere i piedi non eccelsi di Mirotic, McCormack e Diop.
Lui risponde con un clinic nel giocare in quella terra di mezzo, resa ancora più ampia da quanto detto sopra, anticipando sempre di quel mezzo secondo il tiro. Illeggibile.

 

Spot-up e altri rimedi

Una delle chiavi della vittoria milanese è nella produzione dalle situazioni di spot-up. L’Olimpia chiude la sfida con 1,429 ppp in questa situazione.

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Paris ha messo in campo una difesa molto “attratta” dalla palla e sempre pronta ad aggredire per tenere l’attacco sul quarto di campo. E sfruttando questa scelta, Milano ha sempre generato ottime cose ogni qual volta è riuscita a ribaltare il lato, sfruttando le pericolosità perimetrale dei suoi uomini.

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