Il mercato dell’Olimpia Milano è stato un manifesto delle intenzioni per la prossima stagione e il giocatore che ha chiuso la campagna è stato forse quello “meno apprezzato”, dal nome meno sexy, ma che però rivestirà un ruolo fondamentale nello scacchiere tattico di Ettore Messina: Zach Leday.
Se il primo esperimento d’acquisto dallo Zalgiris non è esattamente andato nel migliore dei modi, si spera che il secondo sia di maggior successo. Ma Leday non era la prima scelta…forse.
No Gill, no Williams
Si è parlato molto della situazione Fenerbahce e oltre a Gigi Datome, sembrava che un promesso sposo per l’Olimpia fosse Derrick Williams, che nell’immaginario collettivo doveva essere il quattro in grado di aprire il campo, essere atletico e dare quella verticalità necessaria a un roster d’indubbia esperienza e qualità, ma che pecca un pò di atletismo. Tutte caratteristiche pienamente nel bagaglio di Williams, così come una certa indisciplina tattica e la tendenza a commettere errori banali. Questo andava un pò in controtendenza con quello che aveva detto Messina prima dell’estate riguardo a come costruire la sua squadra. Anthony Gill è un altro giocatore d’indubbio talento, ma che terminata l’avventura con il Kimkhi e non avendo ancora una squadra, sembra intenzionato a giocarsi la carta NBA.
Questo significa per lui grandi ambizioni economiche e tecniche, per Williams parliamo di un contratto da circa due milioni di dollari in quel di Valencia, mentre per Leday siamo a quota 800 mila. Un bel risparmio per avere in cambio?
Abbiamo messo a confronto le statistiche dei tre pretendenti su Instat e ne si possono trarre indicazioni interessanti, infatti al netto di una meccanica sospetta nella forma, Leday ha una miglior percentuale da tre punti di Williams, ovviamente su un campione di tiri minore e soprattutto di diversa qualità rispetto a quelli che può prendersi il giocatore di Valencia anche dal palleggio.
Se vogliamo trovare un difetto a Leday è che ogni tanto stacca la spina all’interno della stessa partita come intensità e infatti ci pensava Jasikevicius a strigliarlo a dovere, però rispetto alla sua annata all’Olympiacos è sicuramente migliorato come etica del lavoro: la speranza di Messina però che non segua la parabola di Aaron White che non era certo un fenomeno ma ottimo giocatore di complemento ma secondo me è stato anche utilizzato male, di certo Leday è più tiratore riconosciuto di White e quindi stanare i 4 avversari sarà più facile quest’anno.