L’Olimpia a Belgrado fa la storia delle giovanili di Milano e per la prima volta nella sua storia raggiunge il secondo posto al concentramento di Belgrado. Il bilancio della squadra guidata dal coach Michele Catalani è di 3-1 con delle prestigiosissime vittorie contro Maccabi Tel Aviv, Stella Rossa e una selezione di talenti europei. Nella finalissima se la gioca alla pari per 35 minuti contro il Barcellona ma poi viene fuori lo strapotere fisico dei Catalani ed il punteggio termina sul 85-104. Vince Dame Sarr che chiude l’ANGT con 15.5 di media oltre a 4 rimbalzi e 4 assist in 20 minuti medi di utilizzo. L’Olimpia Milano si presenta con un solo prestito, Andrija Josovic (Derthona Basket) giocatore contro cui Milano aveva giocato la finale una settimana prima di LBA Next Gen. Proprio Josovic decide la prima vittoria contro la Next Generation Team Belgrade, selezione di ragazzi da tutta Europa tra cui il reggiano Imran Suljanovic, allenati dalla leggenda Petteri Koponen (prendendo così l’incarico da Spanulis).
Milano – Next Generation Team Belgrade
La prima partita del gruppo A termina 75-68 per le scarpette rosse con una partitona del nuovo arrivato, Andrija Josovic che grazie al suo ottimo tiro da 3, chiude con 23 punti e 13 rimbalzi. Un’inizio di competizione che parte forse con un pò di ansia per l’Olimpia che poi è brava a recuperare il -10 del primo quarto. Milano ingrana la sesta nei due quarti centrali e scioglie la prima pratica brillantemente. Decidono i canestri del solito Samuele Miccoli con 14 punti oltre ai già citati 23 di Josovic. In questa prima uscita l’Olimpia vince nonostante venga tradita dal tiro da 3 punti, 21% con un 1/16 del trio Badalau, Lonati, Garavaglia. Esordio in salita per il giovane Austriaco in forza alla pallacanestro reggiana Imran Suljanovic che chiuderà l’ANGT con 9.5 di media.
Crvena Zvezda – Milano
Milano inizia a giocare offensivamente benissimo, con una grandissima prestazione da 97 punti contro i padroni di casa della Stella Rossa. Parte fortissima l’Olimpia che segna 35 punti in 10 minuti. Prova l’allungo toccando il +15 ma la Stella Rossa non ci sta e ricuce all’intervallo sul 53-55. Milano è meno fisica ma corre bene i 28 metri e con 23 assist (6 di Miccoli e 5 di Badalau) prende il largo nuovamente, e torna sul +15 a quarto quarto. Torna a -5 la Stella che però non riesce a arginare l’attacco milanese e con i canestri di Josovic, Lonati e Casella porta a casa anche la seconda partita battendo 90-97 la Stella Rossa.
Prestazione clamorosa per Denis Badalau che in 28 minuti realizza 34 punti tirando 13/20 e cattura anche 11 rimbalzi. Lonati trova la conclusione pesante 3/4 e realizza 11 punti come Miccoli. 13 per Garavaglia e Casella.
Milano – Maccabi Tel Aviv
Milano deve vincere per assicurarsi la finale e lo fa contro Tel Aviv con un primo tempo strepitoso e fa vedere di saper difendere forte. Miccoli guida l’Olimpia che trova anche il +17 a ridosso dell’intervallo. Il Maccabi chiude l’intervallo con un parziale che gli permette di andare a risposo sul 45-32. Tel Aviv difende a zona e Milano fatica ad attaccarla e con un parziale di 10-0 si porta sotto. Josovic e Lonati non ci stanno ma il Maccabi non si stacca. Miccoli segna una tripla da 8 metri sulla sirena del terzo quarto e Milano chiude in vantaggio sul 66-60 il terzo quarto. Garavaglia e Badalau regalano il +11 e nonostante il tentativo di rimonta riesce a tenere Tel Aviv a debita distanza e al 40′ Milano festeggia l’accesso alla finale con il punteggio di 89-81.
24 per Miccoli con 6 assist, 19 per Badalau 12 di Garavaglia e 10 di Lonati. L’Olimpia ancora una volta distribuisce bene la palla andando per la seconda volta in fila sopra ai 20 assist (anche contro il Barcellona ne farà 21).
Milano – Barcellona
Milano si gioca la qualificazione di Berlino con il Barcellona di Dame Sarr. Una vera e propria impresa dove l’EA7 deve superare la maggior fisicità della squadra catalana che può vantare un roster di altissimo livello con talenti da tutta Europa.
Il primo rebus per Catalani è tenere il lungo Keita (classe 2008 di 212 cm). Milano sui pick and roll applica la switching defense, con la guardia che si mette davanti e sul lob del Barcellona arriva l’aiuto dal lato debole. Questo tipo di difesa è necessaria quando in campo non c’è Suigo però fa commettere diversi falli agli esterni di Milano. Proprio in lunetta Barcellona prende il largo e al 10′ è in vantaggio sul 21-30. Entra il secondo lungo Kone e Josovic inizia a segnare da 3 aprendo il campo mentre dall’altra il Barça perde palloni sanguinosi. Milano spinge in transizione e si porta anche in vantaggio di 6 punti. In chiusura di quarto torna Keita e Sarr si sblocca ma un 4-0 firmato Lonati porta all’intervallo Milano in vantaggio sul 53-49.
Nel secondo tempo il Barcellona mette il turbo e con un 17-35 si porta all’ultima pausa sul 70-84. Badalau, Toffanin e Josovic non ci stanno e a 5 minuti dalla fine il punteggio è di 81-87. Jakucionis e Grujicic chiudono la partita. Milano non ha più energia e al 40′ il risultato è di 85-104. Badalau va vicino alla doppia doppia con 25 punti e 8 rimbalzi, 15 di Josovic 13 di Garavaglia e 10 di Casella.
Secondo Posto
L’Olimpia termina quindi al secondo posto una più che positiva ANGT. Da un bel segnale al movimento giovanile italiano e con diversi membri a roster sotto età. Tranne Badalau e Josovic il resto del roster milanese ha giocato con la maglia azzurra o potrà giocarci. Badalau gioca per la nazionale rumena e Josovic per la nazionale del Montenegro.