Olimpia Milano, Shelvin Mack: “Sarò un leader vincente”

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È il giorno di Shelvin Mack, il secondo- dopo Rodriguez– a presentarsi ufficialmente da nuovo giocatore dell’Olimpia Milano. Reduce da una stagione non proprio brillantissima in NBA, il playmaker di Kentucky ha girato tanto le franchigie americane portando con sé nella città meneghina un bagaglio di esperienze e conoscenze invidiabile.

Oltre che nei Wizards, Shelvin ha giocato anche a Philadelphia, Atlanta (tre anni), Utah, Orlando, Memphis, per poi finire a Charlotte. Nel 2015/16, con la maglia dei Jazz, ha collezionato 12.7 e 5.3 assist di media. In carriera ha archiviato 456 partite di regular season e 30 di playoff.

Ad introdurlo è il General Manager Christos Stavropoulos:

Siamo felici che Shelvin Mack dopo otto anni di NBA abbia scelto Milano per iniziare la sua carriera europea. L’abbiamo voluto per le sue qualità di leader, difensore e giocatore vincente che aiuteranno la squadra a trovare una sua identità e a crescere come gruppo. È nel pieno della sua maturità ed è stata la prima giocatore che il coach Ettore Messina ha voluto dei nostri. Già ai tempi del CSKA lo cercava. Mack scelta vincente? Abbiamo scelto Shelvin per le sue caratteristiche: l’atletismo e i tanti punti nelle mani. La sua costanza farà la differenza.

Per Mack questa sfida in Italia è entusiasmante:

Sono felice di questa incredibile opportunità datami dall’Olimpia Milano. Competere a un livello così alto, nel nuovo capitolo della mia carriera, è molto motivante. Qua a Milano respiro quasi un ambiente NBA. Si vede che c’è una cultura di vittorie.

Sulla leadership che Ettore Messina gli chiede:

Sono stato un leader in tutte le squadre che ho giocato. Sono la point guard, detto i tempi, e cercherò di interpretare il ruolo che il coach mi chiederà.

E sulla scelta di giocare in Europa:

Ogni volta che sono free agent, l’Eurolega è sempre una scelta possibile e che mi attira. Vesely, mio compagno ai Wizards, mi ha sempre parlato bene di questa competizione. Tutti parlano inglese e la transizione, ad oggi, non è stata così difficile.

Perché Milano?

Mi ha convinto coach Messina: un matrimonio perfetto. Mi ha spiegato il progetto e sono stato spinto così a venire a Milano.

Giocatore offensivo o difensivo?

Farò tutto quello che il coach mi chiederà e qualsiasi cosa serva per vincere. In alcune partite segnerò di più, in altre giocherò più per la squadra. Voglio vincere.

Lega italiana?

Non la conosco, ma mi farò trovare pronto. Lì studierò per batterli.

Shelvin Mack: la mentalità da coach

Ogni point guard ha un po’ di spirito da coach dentro di se. A me piace molto studiare i giochi avversari ed aiutare i miei compagni.

Rookie in Eurolega?

Non mi preoccupa. Ci sono delle differenze: niente tre secondi difensivi e i giocatori non possono chiamare il time out. La preseason servirà a questo.

E sulla migrazione dei tanti giocatori dall’America all’Europa:

È un opportunità molto importante: un campionato di altissimo livello e di alta qualità.

Milano?

È una bella città, tutti ti accolgono a braccia aperte e cercano di aiutarti. Ora però sono concentrato su quello che farò in campo. Le mie prime impressioni sono sicuramente molto positive.

La squadra?

Vogliamo tutti competere e vincere. Dobbiamo ancora creare tanta chimica, ma la mia impressione è quella di una squadra che non mollerà mai.

 

 

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Niccolò Scavuzzo
Mediolanum me genuit, Sidrianum me aluit sed orbis mea domus est. Diplomato presso il Liceo Classico Salvatore Quasimodo, ora matricola dell'Università Cattolica di Milano in Economics and Management. E se la sorte non ti dota del talento dei più grandi cestisti, trova un'alternativa per scendere anche tu in campo: intervistali!