Lo avevamo fatto per la prima sfida stagionale tra Milano e Bologna in LBA, riproponiamo il format anche per l’ultimo derby di stagione regolare di Eurolega. Olimpia-Virtus si presenta come una sorta di spareggio per l’accesso al Play-In della competizione, più o meno pesante e dirimente a seconda dei risultati dagli altri campi di EL nel Round 33.
È comunque un derby, e quindi i fattori assoluti e logici vengono leggermente meno nell’immaginare quale possa essere l’esito finale della sfida tra il roster di Messina e la squadra di Banchi? Forse sì, ma non tutti. Ecco quelli che, tra contesto ambientale e numeri forniti da Synergy, ci portano a dire che potrà essere Bologna a vincere il derby di Eurolega.
Spalle Coperte
Se per l’Olimpia Milano, a maggior ragione considerando alcune combinazioni di risultati provenienti da altre partite, la sfida del Forum assume i connotati dell’ultima spiaggia, questo senso di “gara senza domani” non appartiene allo stesso modo l’approccio mentale della Virtus Bologna. Che questa maggior “leggerezza” possa giovare all’esecuzione del GamePlan di coach Banchi e del suo staff?
Transizione
Secondo il tracciamento fornito da Synergy, una delle costanti delle vittorie stagionali della Virtus nei confronti diretti con l’Olimpia è stata l’efficacia dei possessi in transizione. Non tanto a livello volumetrico, quanto sul piano della concretizzazione. Nelle 3 vittorie, la Virtus ha gestito addirittura meno possessi in transizione rispetto a Milano (19 vs 24) ma lo ha fatto molto meglio (1.315 PPP vs 1.08 PPP). Nella sconfitta di campionato, guarda caso, Milano e Bologna si sono equivalse sia per numero totale di transizioni che per effetto (8 possessi, 1.375 PPP).
Angolo Destro
Nei 32 turni sinora disputati in Eurolega, in pochi hanno sfruttato meglio della Virtus le triple dall’angolo destro. Il volume è ridotto rispetto alla media e rispetto anche ad altre conclusioni prese dalla squadra di Banchi (58 in totale), ma il 47% la pone al 3° posto tra le 18 partecipanti. Di contro, l’Olimpia Milano ne concede anch’essa relativamente poche (79 in tutto), decidendo di non battezzare quella specifica tripla ma concedendo la miglior percentuale avversaria dall’arco tra tutte le sezioni in cui questo si divide (45.6%). Che coach Banchi possa prevedere blocchi flare o back screen ad hoc per trovare l’uomo libero in quella zona?
Isaïa Cordinier
Rimarrà in dubbio sino all’ultimo minuto, ma aspettarsi nel caso un contributo negativo dal rientro nelle rotazioni del francese sarebbe controintuitivo. O meglio: aspettarsi che tolga qualcosa invece di aggiungere freschezza sugli esterni, forse la singola componente del gioco che più è mancata alla Virtus degli ultimi mesi, lo sarebbe. Cordinier risulterebbe l’alternativa più credibile nei quintetti che prevedono capitan Belinelli sul perimetro, in attacco come in difesa, per sostenere e massimizzare il talento del #3 da San Giovanni in Persiceto.