Lo avevamo fatto per la prima sfida stagionale tra Milano e Bologna in LBA, riproponiamo il format anche per l’ultimo derby di stagione regolare di Eurolega. Olimpia-Virtus si presenta come una sorta di spareggio per l’accesso al Play-In della competizione, più o meno pesante e dirimente a seconda dei risultati dagli altri campi di EL nel Round 33.
È comunque un derby, e quindi i fattori assoluti e logici vengono leggermente meno nell’immaginare quale possa essere l’esito finale della sfida tra il roster di Messina e la squadra di Banchi? Forse sì, ma non tutti. Ecco quelli che, tra contesto ambientale e numeri forniti da Synergy, ci portano a dire che potrà essere Milano a vincere il derby di Eurolega.
Fattore Campo™
Rischia di passare per scontato e banale, quando a conti fatti non lo è. Giocare alla Segafredo Arena non è come farlo al Mediolanum Forum, soprattutto in uno dei confronti nei quali il pubblico milanese risponde più presente a livello numerico e di decibel. Un caso che l’unica vittoria del 2023/24 contro la Virtus sia arrivata proprio nella sfida casalinga di LBA?
Drive&Kick
Nella gara di LBA giocata al Forum a dicembre, l’Olimpia è riuscita come poche altre volte a creare vantaggio a partire dal punto d’attacco. Non solo: i 23 tiri presi in situazione di Spot-Up sono il massimo stagionale dell’Olimpia, a dimostrazione di scelte ponderate nel mantenerlo e finalizzarlo. Che la continuità e la costanza siano stato l’ingrediente mancante nel corso della stagione biancorossa è risaputo, anche per la bocca dello stesso Ettore Messina, ma Milano ha già dimostrato di saperlo fare contro il sistema difensivo virtussino.
Guardia Sinistra
Stesso discorso valso per l’angolo destro per le triple di Bologna, traslato nell’altra metà campo. Nella stagione europea l’Olimpia concretizza meglio di tutti tra la punta e l’angolo sinistro, su un volume tra l’altro molto consistente (101/261, 38.7%). Di concerto, il punto debole del sistema di recuperi della Virtus sta proprio nella guardia coperta dagli esterni bianconeri, impegnati in stunt solitamente aggressivi e non compensabili da alcuna rotazione da lato debole (87/224, 38.8%). Aspettarsi una serata brillante al tiro da quella zona, sia di guardie che lunghi in pop, di Milano non è utopia.
Nikola Mirotic
Fun fact: l’ispanomontenegrino era assente nell’Olimpia-Virtus 82-80 di LBA, unica vittoria stagionale delle Scarpette Rosse sulle Vu Nere. Con il Mirotic dell’ultimo periodo, tuttavia, pensare che Ettore Messina non possa trarre vantaggio dallo schierare l’attaccante più efficiente di Eurolega sarebbe illogico. Interessante vedere come Banchi si adeguerà alla selezione di tiro di Mirotic, sia in situazioni di pop – raddoppio sulla palla per rallentare lo scarico o switch, mantenendo un corpo addosso a Mirotic pur concedendo centimetri di altezza e lunghezza? – che nella serie di blocchi off ball per liberarlo in post – single coverage, dando fiducia al confronto atletico dei propri 4, o raddoppi, cercando di evidenziare i limiti nel passing game dell’ex Real e Barcellona? E, in aggiunta, c’è una sfida personale con Belinelli – intrapresa dal 1Q del ritorno di LBA – da poter pareggiare a meno di un mese di distanza…