Olimpia-Virtus: la sfida a distanza è iniziata, a parole e non solo

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Dopo mesi di stagione regolare, tra partite partite avvincenti e colpi di scena inaspettati all’ultima giornata, i playoff di Legabasket sono ormai alle porte. Domani inizieranno le settimane decisive di questo campionato, che alla fine vedranno una sola squadra sorridere per la vittoria. Nonostante una stagione tutto sommato equilibrata, tutti si aspettano che la finale scudetto sia una e soltanto una: quella tra Olimpia Milano e Virtus Bologna. Non c’è niente di male nel dirlo, anzi appare scontato pensarlo. Lo sanno le scarpette rosse e lo sanno le Vu Nere, in un duello che si ripete ormai da anni sul suolo italiano.

Il duello tra le due società si rinnova da tempo e anche adesso, in un momento in cui gli avversari hanno maglia e colori diversi, il pensiero corre già a quella eventuale sfida in finale. In un certo senso, quindi, la partita è già iniziata. Una partita a distanza, che si gioca sull’aspetto mentale e non solo, facendo affidamento su dichiarazioni varie e mille altri fattori che potrebbero incidere nelle rispettive run playoff.

A gettare benzina sul fuoco, recentemente, è stato il patron bianconero Massimo Zanetti. In un’intervista esclusiva a “Il Foglio San Siro 2023“, il presidente della Virtus non ha nascosto di aspettarsi e, anzi, di volere affrontare Milano in finale.

Spero di arrivare in finale e giocarla contro Milano, vinca il migliore. Penso però che loro abbiano qualcosa in più, come Schio nella finale del campionato femminile.

Dello stesso parere è anche Luca Baraldi, l’amministratore delegato delle Vu Nere, che già pensa a un eventuale fattore campo della finale scudetto contro Milano. Fattore campo che fino a poche settimane fa sarebbe spettato alla Virtus, che tuttavia ha poi perso il primo posto in classifica a causa della dibattuta sconfitta contro la Nutribullet Treviso. Come il presidente Zanetti, anche Baraldi afferma di vedere Milano come superiore: pensiero sincero o pretattica per scaldare l’ambiente?

Penso che non avere il fattore campo favorevole non sia un problema, anzi, secondo i giocatori potrebbe essere un vantaggio. Certo, Milano avrebbe la possibilità di giocare in casa l’eventuale bella quindi sicuramente sarebbe stato meglio arrivare primi. Qualitativamente penso che Milano abbia qualcosa in più e possa essere favorita, ma noi ce la giochiamo alla grande.

Un intricato gioco mentale, come dicevamo prima, con la sfida tra le due squadre già aperta anche se non ancora iniziata. A mettersi in mezzo tra le acerrime nemiche, tuttavia, ci sono ben due serie di playoff, e tanti altri fattori che potrebbero mettersi in mezzo. Uno di questi potrebbe riguardare alcune questioni extra-campo che stanno smuovendo non poco le acque a Bologna, ossia la permanenza di Sergio Scariolo nella prossima stagione.

Ieri i rumors hanno parlato di un meeting avvenuto qualche giorno fa tra il coach italiano e il Real Madrid. Oggi, Il Carlino parla di un incontro verificatosi tra Scariolo e i Toronto Raptors. La franchigia canadese ha da poco rotto i rapporti con Nick Nurse, e il proprietario Masai Ujiri vedrebbe con favore il ritorno nel club di Don Sergio. Così le due parti si sono incontrate ieri in un hotel a Bologna, iniziando a parlarne. Ancora presto per capire se questo colloquio si trasformerà poi in qualcosa di più serio, ma tutte queste voci non fanno che agitare ulteriormente l’ambiente in vista dei playoff.

Lato Olimpia Milano, invece, tutto sembra più fermo. Almeno in superficie, visto che questa sfida a distanza è sicuramente altrettanto sentita negli ambienti milanesi. Ma nelle dichiarazioni di facciata, le scarpette rosse non vogliono sentire parlare di finale. Un mese fa, il capitano Nicolò Melli aveva risposto così a chi gli chiedeva di una finale scudetto tra Virtus e Olimpia.

Davvero? Ma se ho letto di “stagione fallimentare” e “prestazioni vergognose”, perché allora tutti ci danno per favoriti? Credo che dire che Milano e Bologna sono già in finale sia una mancanza di rispetto per le altre sei che si qualificheranno ai playoff. Noi cominceremo a pensare agli avversari dei quarti e poi, ma solo poi, alla semifinale e alla finale.

Recentemente, a schivare la domanda sulla Virtus Bologna e le polemiche ad essa collegate è stato Ettore Messina. In un’intervista concessa al Corriere dello Sport, il coach ha risposto così sulle polemiche in atto con la Virtus a partire dalla finale dell’anno scorso:

Sta facendo la domanda alla persona sbagliata. Da quando sono arrivato all’Armani, nessuno di noi ha mai fatto riferimento a un avversario, né di Eurolega né di campionato. Viceversa, spesso leggo che vengono fatte o dette cose in riferimento a noi…

Insomma, si fa di tutto per togliere peso a questo duello, o quantomeno rimandarlo fino a quando non ci sarà effettivamente da battagliare sul campo. Ma che la partita tra Virtus Bologna e Olimpia Milano sia in qualche modo già iniziata è innegabile, e non solo sul campo. Anche sul mercato, dove le due società sono state affiancate spesso agli stessi giocatori: Caruso, Petrucelli, Darius Thompson per ultimo. Un’altra sfida, un’altra partita, un’altra battaglia della guerra infinita e che proseguirà anche quest’estate: Olimpia-Virtus è già iniziata.