Olimpia-Virtus: perché vincerà Milano?

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Olimpia Virtus

Domenica alle 17.30 andrà in scena al Mediolanum Forum Olimpia-Virtus, sfida di andata di LBA e prima riedizione nel torneo della serie finale della scorsa stagione. Non sarà una sfida al vertice, considerata la classifica che accompagna la palla a due del round 11 di Serie A, ma è il confronto sul campo tra le due squadre oggettivamente più solide e attrezzate della pallacanestro italiana. Basandosi sui dati di Synergy, le statistiche registrate da entrambe nelle prime 10 gare di LBA e raccolte da Hack a Stat e sulle contingenze attuali, ecco i motivi per cui “sarà” l’EA7 Emporio Armani Milano a uscire vincitrice dal confronto arbitrato dalla terna Lanzarini-Mazzoni-Valzani.

RISERVA DI ENERGIA

A maggior ragione ai massimi livelli, anche una minima discrepanza tra la distanza degli ultimi impegni che precedono la sfida stessa è una discriminante notevole. Sia Milano che Bologna sono reduci dal secondo doppio turno stagionale di EuroLeague: il numero di partite infrasettimanali è lo stesso, ma non la distribuzione temporale. L’EA7 ha affrontato l’ultima gara giovedì sera (20.30) a Belgrado e, anche considerando il volo di ritorno dalla Serbia, arriva oggettivamente più riposata rispetto alla Virtus, impegnata per la seconda sfida di EuroLeague nella serata di venerdì (20.30) a Bologna. Le Vu Nere salteranno per la palla a due a 45 ore di distanza dall’ultima, le Scarpette Rosse a 69. A livello puramente calendaristico, Milano ha riposato il 53% in più di Bologna.

VIAGGI IN LUNETTA

Non solo a rimbalzo offensivo: Milano si trova a sfruttare l’essere posizionalmente più stazzata di qualsiasi avversario in Italia guadagnandosi tiri liberi, con i rivali disposti a compensare i kg e i cm in meno con qualche contatto in più. Solo Treviso (22.8) tenta più liberi a partita dei 21.7 dell’Olimpia, solo Trento (34.6%) è migliore nel raccogliere il rimbalzo dopo un libero sbagliato da un compagno come i lunghi dell’Olimpia (30.0%) e la differenza tra Scarpette Rosse e Vu Nere nella gestione degli errori avversari dalla linea della carità è enorme (l’Olimpia raccoglie il 90.5% delle carambole, la Virtus solo il 72.7%): caricare di falli esterni e lunghi virtussini è obiettivo primario per diminuire la qualità della rotazione di Banchi, non necessariamente cercando ossessivamente la penetrazione al ferro.

PRESSIONE AL FERRO

In LBA, il 14% di Rim Frequency dell’Olimpia è tra le percentuali più basse del campionato. Nessuna come la squadra di Messina, tuttavia, è abile a convertire i tentativi nel pitturato: gli 1.48 PPP della Virtus sono lontanissimi dagli 1.61 di Milano.

CONTRAEREA

Escludendo dal computo Trento e Treviso, il cui dato è alimentato da lunghi sottodimensionati e naturalmente portati a difendere aggressivamente i tentativi al ferro degli avversari, nessuna squadra come l’Olimpia ha la capacità di contestare efficacemente in maniera così diffusa le conclusioni avversarie: dietro alle 3.8 di Trento e alle 3.0 di Treviso, le 2.4 stoppate a partita in LBA dell’Olimpia sono un numero considerevole.

TAGLI

Considerando tutte le tipologie possibili di azioni offensive, quella in cui Milano eccelle nel panorama di LBA si addice particolarmente alle predisposizioni difensive della Virtus. L’aggressività sui portatori della Virtus può aprire scenari intriganti per i taglianti milanesi: anche senza contare le ricezioni dei rollanti sul P&R, il 6.9% dei tiri dell’Olimpia deriva dallo sfruttare direttamente lo sbilanciamento della difesa sul perimetro. Gli 1.411 PPP generati dai quintetti di Messina dai tagli posizionano Milano nell’88° percentile di LBA: leggere gli stunt e gli aiuti della Virtus, considerata anche l’assenza di un realizzatore sul perimetro o in avvicinamento con palla in mano come Mirotic, è imperativo categorico.

MEDIOLANUM FORUM

Dopo la trasferta di LBA a Sassari e il doppio viaggio continentale tra Monaco di Baviera e Belgrado, ritrovare le mura amiche è sicuramente un toccasana per il morale e l’autostima dell’Olimpia Milano. Non è banalizzare o quantificare il famigerato “fattore campo”, ma mettere nella giusta ottica la rivalsa di una squadra reduce da due sconfitte consecutive casalinghe tra tutte le competizioni (Pistoia in LBA, Zalgiris in EL) ma sostenuta costantemente dal popolo biancorosso, almeno durante i 40′ di gioco.

 

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