Il debuttante (a 36 anni) Steph Curry è stato l’uomo in più per coach Kerr e Team USA. Per uno col suo palamres, figurarsi se fosse stato un problema esordire a una rassegna olimpica e non prendersi le luci della ribalta. Già nella semifinale contro la Serbia aveva dato sfoggio di tutte le sue doti da micidiale tiratore da tre punti: non è caso è il migliore della storia di tutta la NBA sotto questa voce.
Come se nulla fosse, Steph ha deciso di rispedire al mittente le chance francesi di rovinare la festa agli USA difronte al pubblico amico, regalando l’ennesimo alloro olimpico agli statunitensi. Una prestazione da libri di storia quella messa a referto da Curry contro la Francia: 24 punti con un surreale, per tutti ma non per lui, 8/12 da oltre l’arco dei tre punti.
E se ancora qualcuno avesse dei dubbi sul fatto che sia o meno il miglior tiratore da tre punti della storia, le 4 triple nell’arco di appena due minuti con cui Steph Curry ha messo KO la Francia, rimarranno nella storia di queste Olimpiadi come uno dei momenti più iconici. Così come iconica è la foto della buonanotte che in tanti al di là dell’Oceano sono abituati a vedere: la tipica esultanza di Steph quando sale di livello e chiude i conti. Tra Serbia e Francia, Curry ha messo a referto 60 punti in 63 minuti giocati con un pazzesco 17/26 da tre punti.
Queste le parole della stella di Golden State a proposito della prima tripla realizzata:
“Stavo solo cercando di aiutare la squadra a calmarsi, a prendere fiducia. Volevamo riuscire a costruire buoni tiri, era da un po’ che non avevamo un buon possesso. La prima volta eravamo in vantaggio di tre punti, l’inerzia era dalla loro parte. In quei momenti la tua mente si svuota, non t’interessa l’ambiente che ti circonda, lo senario o altro. Per fortuna è andata a segno e ci ha tranquillizzato. Da lì abbiamo trovato ritmo e il flusso del nostro gioco è diventato più veloce. Cosa provo ora? Un sacco di sollievo. Non è stato facile ma sono entusiasta. L’esperienza ha superato le mie aspettative, è andata decisamente meglio del previsto”.
Anche coach Steve Kerr, che lo conosce molto bene, riconosce come questa sia stata una delle sue migliori prestazioni:
“Credo sia una delle partite più belle della sua carriera. I tifosi sono stati incredibili. In quelle circostanze, in trasferta, a Parigi, contro la francia per la medaglia d’oro. E’ roba da romanzo. Questa è roba da libro di fiabe, ma è quello che fa Steph: gli piace essere il protagonista dei libri di fiabe”.