Olimpiadi Parigi 2024: sinfonia Wagner e la Germania elimina la Grecia, le pagelle

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Wagner
Credits FIBA Basketball

Iniziamo oggi ad entrare nella fase decisiva delle Olimpiadi di Parigi 2024 con i quarti di finale. Prima partita di una giornata che sarà molto impegnativa è la sfida tra i campioni del mondo della Germania e la Grecia di Spanoulis. Una gara che parte con una chiara favorita, ovvero la squadra di Franz Wagner, ma che se portata su determinati binari potrebbe riserbare qualche sorpresa.

Il primo quarto fa subito capire che la partita sarà molto combattuta. A iniziare molto meglio è la Grecia, che in difesa conferma di essere potenzialmente una delle migliori squadre della competizione e limita gli avversari a 11 punti. Grande lavoro difensivo degli esterni, così come Mitoglou e Papanikolau sono molto attenti in aiuto e sulle rotazioni, mentre dall’altro lato del campo il professore Calathes mette in ritmo i compagni. La Germania si blocca in attacco, e a fine primo quarto è +10 per l’Hellas.

Il secondo quarto suona invece tutt’altra musica per la Germania. I tedeschi tolgono il pallone dalle mani di Schroder, costantemente blitzato, prendono inerzia grazie ai canestri dei fratelli Wagner e tornano in corsa grazie anche all’apporto della panchina. La Grecia si blocca in attacco, fatica a rimbalzo e non riesce più a correre in transizione. Si va così negli spogliatoi sul 36-36.

Il terzo quarto si apre con una Grecia più attiva e che migliora le proprie percentuali da tre. L’Hellas torna in vantaggio, ma la Germania è letale e riprende la gara in mano con le giocate di un Franz Wagner sempre più inarrestabile e di Schroder. Protagonista assoluto anche Isaac Bonga su entrambi i lati del campo: una sua tripla chiude il terzo parziale di gioco sul +7 per i campioni del mondo.

Nell’ultimo periodo, Giannis prova da solo a trascinare la Grecia, ma il supporting cast attorno alla stella dei Bucks non è abbastanza efficiente. Troppe palle perse per gli ellenici, mentre la squadra di Herbert macina gioco e canestro. Wagner è poesia in campo, Schroder chiude la pratica con una tripla a distanza siderale per il +15 a 2′ dal termine. La Germania vola così in semifinale, mentre si ferma qui l’esperienza olimpica della Grecia. Risultato finale: 76-63.

Germania

Bonga 8: è lui il coltellino svizzero di questa squadra. In difesa mette una pressione irreale su cinque ruoli, in attacco è una sentenza dall’arco.

Da Silva ne

Lo ne

Giffey ne

Weiler-Babb 6: segna un paio di canestri importanti in alcuni momenti in cui la sua squadra ne ha bisogno, anche dal punto di vista difensivo è un corpo importante per Herbert.

Voigtmann 6.5: colpisce dall’arco e prende sempre decisioni giuste, ma i suoi minuti in campo sono limitati visto che il coach gli preferisce lunghi e quintetti più versatili in difesa e in attacco.

F. Wagner 8+: inizialmente viene limitato bene dal lavoro di Papanikolau, poi prende in mano le redini della gara. Segna un canestro più complicato dell’altro, facendoli sembrare sempre molto semplici.

Theis 6.5: incaricato di difendere su Giannis, lo contiene molto bene ed è bravo a spingerlo verso il raddoppio. Fondamentale anche il suo aiuto a rimbalzo in attacco.

M. Wagner 7: una scarica di adrenalina pura dalla panchina, peccato per i problemi di falli che lo costringono in panchina per tutto l’ultimo quarto.

Schroder 7.5: i blitz lo arginano, ma lui rimane lucido e non cerca di strafare. Una sola palla persa, canestri pesantissimi e la tripla della staffa: prestazione di una maturità incredibile.

Thiemann 7.5: giocatore fondamentale dalla panchina. Perfetto nelle rotazioni e nei raddoppi difensivi, anche in attacco è sempre in controllo e chiude con 10 punti e 6 rimbalzi.

Obst 6: Herbert prova a cavalcarlo con qualche set iniziale, ma la difesa greca fa buona guardia e tenerlo in campo non è sostenibile.

 

Grecia

Walkup 7: trova ritmo al tiro e diventa un fattore nel terzo quarto, ottima prova su entrambi i lati del campo. Non gli si può chiedere di essere il go-to-guy, ma lui riesce comunque ad impattare.

Larentzakis sv

Moraitis ne

Toliopoulos 5.5: dopo dei gironi giocati al mille per cento, nella sfida più importante fatica a prendersi le stesse responsabilità. Chiude comunque con 7 punti segnati, ma non basta.

Calathes 5: inizia molto bene, gestendo il ritmo del suo attacco e difendendo come un ossesso. Via via si spegne, e di conseguenza tutta la macchina offensiva dei suoi.

Kalaitzakis 5: gioca 8 minuti decisamente anonimi, non riuscendo ad avere quell’impatto in uscita dalla panchina che ha dimostrato di poter dare.

Papagiannis 4.5: averlo in campo contro la dinamicità e versatilità tedesca è una tassa da pagare, specialmente in una mattinata in cui registra uno 0/3 dal campo.

Charalampopoulos ne

Papanikolau 7: un professore del gioco come pochi, in difesa è sempre molto attento e in attacco colpisce quando chiamato in causa. Lotta molto anche a rimbalzo, sfiorando la doppia doppia.

Chougkaz ne

Antetokounmpo 7.5: lotta praticamente da solo contro la Germania, specialmente nell’ultimo quarto. Impossibile chiedergli più di questo, la sua efficienza non trova aiuto nei compagni.

Mitoglou 5.5: nel primo quarto è decisivo con la sua difesa e segnando 6 punti. A fine gara tuttavia i punti rimangono sempre 6, e la sua prestazione diventa molto opaca.

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