Terza finale consecutiva per la Virtus, la quinta del nuovo millennio. Ancora contro Milano, a suggello di una rivalità ormai certificata. Ovvi corsi e ricorsi storici e paragoni inevitabili con quanto visto negli ultimi due scontri. Una vittoria per parte e le squadre che adesso si incontrano in quella che si annuncia, alla vigilia, come la Finale più aperta del triennio. Dopo aver visto quelli che possono essere i motivi per cui l’Olimpia potrebbe confermarsi Campione d’Italia, ora proviamo a ipotizzare perché, invece, potrebbero essere i bianconeri a togliere il tricolore dalle casacche avversarie.
LA CABALA
Partiamo dalle cose davvero importanti. Dal 2000 in avanti la Virtus ha vinto Scudetti solo in anni dispari (2001 e 2021), mentre Milano, dal 2014, ha vinto solo in anni pari (2016, 2018, 2022), alternando sempre una sconfitta a una vittoria (semifinale nel 2015, 2017, 2019 e la finale del 2021). Inoltre, nelle ultime due finali scudetto tra Virtus e Olimpia ha sempre vinto la squadra senza fattore campo a favore. Se siete persone superstiziose o che credono alla valenza di numeri come questi, potete anche fermarvi qui.
LA DIFESA SU SHAVON SHIELDS
L’anno scorso il grosso problema per la Virtus fu trovare una soluzione al rebus Shavon Shields, dominante nel corso della serie finale (15.2 punti, 4.3 rimbalzi, 2.2 assist). Weems non aveva stazza e centimetri per contrastarlo, Cordinier arrivò alla serie finale in condizioni fisiche non ottimali. Quest’anno la musica sembra essere diversa. Il francese è in forma smagliante da un punto di vista di freschezza delle gambe ma, soprattutto, nei dodici a disposizione di Sergio Scariolo ci sarà Semi Ojeleye. Che appare come l’identikit perfetto del segugio da mettere sulle tracce di Shields. L’ex Celtics pareggia l’impatto fisico dell’esterno di Milano e uno contro uno è una garanzia difensiva, anche pensando ai tanti possessi in post che l’Olimpia prevede per il numero trentuno. Il matchup tra loro due promette scintille, considerando come entrambi sappiano essere determinanti nelle due metà campo. Lo stesso Ojeleye in questi playoff gira a 10.3 punti di media, con 1.27 punti per possesso e 7/13 da tre punti. Fin qua ha giocato prevalentemente come cambio di Shengelia, ma è probabile che il coaching staff virtussino abbia pronte modifiche a rotazioni e accoppiamenti difensivi per fronteggiare l’Olimpia e il suo pericolo pubblico numero uno.