La Virtus Bologna è chiaramente in emergenza nel settore lunghi, poiché l’infortunio di Devontae Cacok e il suo recupero più lungo del previsto impongono scelte obbligate a Luca Banchi, ma anche una coperta un po’ troppo corta, soprattutto in campo europeo, considerando il doppio impegno nel breve-medio periodo. Inizialmente si è parlato di mercato, seguito poi dalla smentita di Luca Baraldi, ma la realtà è che, al netto delle parole di Gherardini e Villalta, che hanno enfatizzato la mancanza di centimetri della Virtus, un problemino esista.
Oggi, sul Resto del Carlino, è uscita la notizia secondo cui la Virtus vorrebbe rinegoziare l’accordo con il giocatore, già rinegoziato in precedenza, ma Euroleague non permette alla società di uscire unilateralmente dall’accordo. Facciamo chiarezza: perché alla Virtus non conviene risolvere il contratto?
Il motivo è presto detto e quasi banale: i contratti sono garantiti in caso d’infortunio. C’è una sola fattispecie per poterne uscire, ed è quella di stabilire in anticipo, alla stipula del contratto, una clausola che preveda l’uscita in caso di infortuni. Sono clausole particolari che si inseriscono per giocatori su cui si hanno dei dubbi, magari anche più dettagliate riguardo al peso o alle prestazioni fisiche, ecc. Ma se queste non vengono inserite, il contratto è da considerarsi totalmente protetto e, in caso di infortunio, è la società che deve farsi carico di curare il giocatore. Di sicuro non è una causa di risoluzione praticabile. Se la Virtus volesse davvero uscire dall’accordo, dovrebbe mettere in conto un esborso economico considerevole e sicuramente non commisurato alla necessità di intraprendere un’azione simile.
Infatti, c’è da considerare il capitolo tasse: considerati gli sgravi derivanti dalla firma di un contratto biennale di un soggetto che non aveva pagato le tasse nei due anni precedenti, la società godeva di considerevoli agevolazioni, ma considerata la legge retroattiva, se questo contratto biennale non venisse rispettato, la Virtus dovrebbe versare anche le tasse non pagate dell’anno prima.
La possibilità di ridiscutere i termini, invece, è assai ragionevole ed è una soluzione sia percorribile che di buon senso, considerata la situazione particolare. Vedremo come si risolverà e, soprattutto, se la Virtus interverrà sul mercato.