Uno dei temi più dibattuti di questi mesi nel mondo della pallacanestro italiana è senza dubbio la prossima presidenza FIP. Come risaputo, infatti, il mandato di Gianni Petrucci scadrà a fine anno e da tempo si sta ragionando su quale sarà il futuro della carica. Al momento infatti l’unico nome papabile per il sostituto sembra essere quello dello stesso Petrucci, con nessun altro candidato a fargli da contraltare. La corsa alla ricandidatura dell’attuale presidente, tuttavia, si sta rivelando più ardua del previsto.
La scadenza della carica si sta avvicinando sempre di più, quindi Petrucci si sta muovendo per sondare il campo in vista delle elezioni. Negli ultimi giorni uno scandalo ha movimentato ancora di più le acque già agitate dai vari tumulti. Molti articoli, recentemente, hanno infatti messo in dubbio i metodi del presidente per riottenere la presidenza.
Petrucci, in particolare, è stato accusato di provare a manipolare i vari comitati regionali, cercando di farsi più alleati possibili e contemporaneamente “eliminare” i propri nemici. Una delle manovre più contestate dell’attuale presidente sarebbe quella di aver provato a cambiare il modo con cui i voti vengono contati, eliminando le schede vuote o nulle. Un candidato ha bisogno di due terzi dei voti per essere eletto, e questa manovra diminuirebbe il numero di schede necessarie per essere eletti.
Come se non bastasse, un recente articolo di Eduardo Lubrano su Pianetabasket ha riportato la notizia di un deficit in bilancio FIP superiore ai 2 milioni di euro. In risposta a queste accuse, ieri la Federazione ha diramato un comunicato ufficiale perentorio: Petrucci avvierà azioni legalo contro i giornalisti e gli organi di informazione responsabili. Vedremo che effetti avrà questa decisione, ma la corsa alla presidenza si preannuncia essere sempre più sanguinaria. Di seguito, il comunicato ufficiale della FIP.
Il Presidente Federale rende noto di aver dato mandato, in data odierna, ai legali di fiducia al fine di perseguire nelle opportune sedi, penali e civili, i responsabili di scritti anonimi a contenuto diffamatorio divulgati in questi giorni. Nonché anche quegli organi di informazione che, avendo pubblicato nel recente periodo un rilevante numero di notizie infondate, pretestuose e strumentali, hanno ingenerato complessivamente nel pubblico dei destinatari erronee convinzioni circa le modalità di conduzione e gestione delle attività federali, arrecando alla Federazione e alla persona del suo legale rappresentante gravi lesioni della propria immagine ed onorabilità.