L’Italbasket torna a Livorno dopo 27 anni e il neo-papà Poz torna nella città che l’ha lanciato come giocatore professionista 30 anni fa. Il Modigliani Forum sold-out (quasi 8.000 spettatori) regala una emozione straordinaria quando i giocatori di entrambe le squadre si abbracciano commossi a centrocampo prima dell’inizio del match per rappresentare la solidarietà contro l’invasione russa, incominciata esattamente un anno fa. L’Italia brucia l’Ucraina disputando un ultimo quarto al fulmicotone sulla spinta dei razzenti Mannion e Spissu e con il cuore dell’esordiente Visconti. “Piccola è bella”. E’ proprio il caso di dirla vista la differenza di centimetri tra le due squadre. Gli azzurri chiuderanno i FIBA World Cup 2023 Qualifiers domenica in Spagna.
Italia
Spissu 8: sparacchia sul ferro per 30’, poi nell’ultimo quarto aspetta che la partita arrivi da lui e trivella a ripetizione il canestro ucraino. Il play della Reyer firma 21 punti e 7 assist.
Mannion 8: parte fortissimo (16 punti nel primo quarto) e chiude a quota 28 (e 6 assist) in 30’. Nel mezzo qualche fuori giri, ma la sua voglia di giocare da protagonista è tantissima.
Moraschini 6: due canestri ad inizio ripresa, fisicità per contrastare gli esterni ucraini e poco altro. Fa il suo senza troppi squilli.
Ricci 6: nel finale gioca anche da 5. Sparacchia (1/6 al tiro) e allora preferisce diligentemente dedicarsi al ruolo da “spazzino”.
Tessitori 7: il grande cuore di Tex. Con Biligha out deve presidiare praticamente da solo l’area azzurra. Segna qualche canestro e ruggisce sotto i tabelloni.
Biligha s.v.: solo 4’ e poi un infortunio al ginocchio che toglie di scena il capitano azzurro.
Flaccadori s.v.
Bortolani 6.5: entra e spara subito la bomba. La faccia tosta non gli manca e nemmeno il desiderio di regalarsi una bella serata con la maglia azzurra.
Caruso s.v.: 2 falli in 3 minuti (ma gli fischiano una stoppata che era buona), visti i problemi fisici di Biligha lo avremmo voluto vedere di più sul parquet.
Visconti 7.5: la sorpresa della serata. Esordiente assoluto in maglia azzurra, ha faccia tosta e mette il cuore in campo, tanto che il Poz non lo toglie più. Per lui 7 punti e 6 rimbalzi in 13’. Solo applausi.
Severini 7: si riprende il ruolo da protagonista quando veste la maglia azzurra. Pozzecco lo utilizza per aprire il campo contro le lunghezze chilometriche degli ucraini e il giocatore di Tortona lo ripaga alla grande con 8 punti e 7 rimbalzi in 25’ di utilizzo.
Woldetenasae s.v.
Ucraina
Sydorov 6.5: moto perpetuo e grande capacità di andare al ferro.
Bliznyuk 5.5: handler di buona tecnica ma di scarsa pericolosità, fatica a inquadrare il canestro (6 punti e 1/5 al tiro).
Herun 5.5: gran fisico, ma lento di piedi.
Lypovyy 5: virgola sul tabellino e uno scarso impatto.
Pustoyyi 7: pivot infinito, dotato di mano rispettabilissima, coltiva volentieri la doppia dimensione in attacco. Un corpo irraggiungibile per i piccoli lunghi in maglia azzurra, avrebbe potuto sfruttare di più i mismatch.
Lukashov 6: tosto in difesa.
Bobrov 6.5: presente a rimbalzo d’attacco, buoni movimenti spalle a canestro e gran fisico
Sanon 6.5: garretti d’acciaio e buon tiro, dopo un ottimo primo tempo sparisce misteriosamente dal match.
Kovliar 6: entra solo nel finale, ma mette una bomba.
Voinaloyych 6: fa bene tante cose, ha buona mano nei piazzati e segna un gioco da 3 punti che poteva riaprire il finale.