NBA: Porzingis da Doncic, NY e Dallas chiudono la trade.

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Porzingis

A una settimana dalla Trade Deadline e pochi giorni dopo la news di Anthony Davis che ha comunicato ai Pelicans di non voler rinnovare il contratto e, anzi, chiedendo una trade, nella serata di ieri è arrivato il fulmine a ciel sereno nei cieli di NY e Dallas.

Lo scambio, anticipato dal solito Adrian Wojnarowski, che già in giornata aveva dato la notizia dell’intenzione di Kristap Porzingis di non rifirmare a New York, è già ufficiale.

 

QUI DALLAS

Dallas fa il colpaccio, arrivando prima di tutti su uno dei talenti più puri di questa generazione di stelle. Il lettone, insieme a Luka Doncic, potrebbe davvero fare divertire il pubblico e la European Connection fa già brillare gli occhi a Mark Cuban, al solo pensiero del potenziale offensivo a disposizione della squadra. Dallas per arrivare a Porzingis rinuncia sostanzialmente a Dennis Smith JR, che dopo aver avuto un’ottima stagione da rookie, ha iniziato a soffrire la presenza così ingombrante di Luka Doncic, che gli ha tolto la gestione del pallone e lo ha costretto a un ruolo più marginale, portando il talento ex NC State ad incupirsi e a limitare le sue giocate.

Oltre a DSJ, hanno anche mandato a New York DeAndre Jordan e Wes Matthews, due contratti che scadendo avrebbero permesso ai Mavs in estate di tentare l’assalto a uno dei Big FA, prendendosi due contratti più lunghi come quelli di Lee e Hardaway Jr.
Probabilmente il pensiero di Carlisle è stato quello di pensare che probabilmente i Mavs avrebbero avuto più possibilità di firmare una star già a roster come Porzingis rispetto a un giocatore sul mercato dei FA. Scelta rischiosa in realtà, perché dalle prime voci Porzingis avrebbe comunicato ai texani la sua intenzione di firmare quest’estate la Qualifyng Offer, diventando quindi Unrestricted Free Agent nel 2020.

L’ipotesi mette i brividi alla franchigia texana, che li vedrebbe comunque in vantaggio potendo poi offrire al lettone un contratto più lungo e più alto rispetto ad eventuali concorrenti. Inoltre una eventuale perdita di Porzingis permetterebbe comunque una ricostruzione immediata nel mercato dei FA 2020, con la scadenza contemporanea di Lee, Barnes e appunto di KPorz.
Nel frattempo Dallas avrebbe comunque un ottimo roster, con Doncic, Hardaway, Barnes e Porzingis come asse portante. Un rischio che probabilmente Cuban ha fatto bene ad assumersi.

QUI NEW YORK

Quando si scambia un giocatore dal calibro di Porzingis è difficile uscire vincitori da una trade, perché si perde un giocatore che ha dimostrato enorme talento, unico nella lega nel suo genere e che era stato individuato come l’uomo franchigia del futuro. La sgangherata dirigenza newyorkese ha iniziato a fare un errore con il lettone già da qualche tempo. Fin dalle passate stagioni, infatti, il rapporto con l’ala dei Knicks era ai minimi termini, tra mancate exit interview e richieste di trade degli ultimi giorni. In mezzo, un infortunio al legamento crociato del ginocchio che ha fatto saltare gran parte della scorsa stagione e che ancora oggi non permette di stabilire una data certa di rientro.
I dubbi su una piena ripresa fisica sono più che legittimi e uniti al fatto che una conferma del giocatore per le prossime stagione fosse tutt’altro che scontata, hanno messo i Knicks nell’ottica di poter cedere il loro talento.

Deciso quindi che la rinuncia a Kristaps fosse possibile o addirittura necessaria, la dirigenza ha cercato di ottenere il massimo senza precludersi possibilità future. E così è successo. Perché nello scambio sono arrivati due contratti in scadenza come DeAndre Jordan e Wes Matthews, che libereranno a luglio più di 40 Milioni. In più aggiungono un talento come Dennis Smith Jr, che tanto ha fatto bene lo scorso anno da matricola e che quest’anno è finito nel cono d’ombra del nuovo faro dei Mavs, Luka Doncic, oltre a due prime scelte future.

Ma non basta, perché come si dice in questi casi, abbiamo anche una addiction by subtraction, con l’addio a Tim Hardaway Jr, che ha ancora 2 anni di contratto oltre a questo a 54 Milioni complessivi e Courtney Lee, sotto contratto per ancora la prossima stagione a 25 milioni complessivi. Due contratti che in genere una squadra dovrebbe pagare per poter cedere, aggiungendo delle scelte.
In definitiva i Knicks cedono sì il loro miglior giocatore, ma liberano spazio necessario per poter firmare due Free Agent al massimo quest’estate, ottengono due prime scelte future e si tengono la prima scelta di quest’anno. Oltretutto potrebbero anche decidere di non tagliare Wes Matthews e DeAndre Jordan per provare a rifirmarli a cifre più contenute nel caso davvero a luglio arrivassero due top Free Agents.
Francamente, per una volta, era difficile ipotizzare di fare meglio per questa dirigenza.

CHI HA VINTO LA TRADE?

Spesso si ha la tentazione di voler giudicare le trade troppo a posteriori e questo è un caso davvero difficile da giudicare a posteriori.
New York potrebbe non arrivare a nessun Free Agent di grido quest’estate dando contrattino a giocatori non decisivi e potrebbe non avere una scelta in Top3 quest’estate. Allo stesso modo Dallas potrebbe trovarsi a rifirmare un Porzingis limitato dai problemi fisici al ginocchio o, ancora, potrebbe trovarsi a rimetterlo al top e vederlo scappare dopo un anno di contratto. E sarebbe un mezzo disastro.

Al contrario New York potenzialmente potrebbe ottenere Durant, Leonard e Zion Williamson (spoiler: non sarà così). Dallas potrebbe tenere Porzingis, Doncic e un Top FA nel 2020. E tutto assumerebbe un valore diverso.
Le trade però andrebbero valutate nel presente e in questo caso, onestamente, entrambe le squadre hanno ottenuto quanto volevano risultando, per una volta, entrambe vincitrici.