Pessima serata dell’Olimpia Milano contro il Barcellona. La squadra di Messina dura un quarto prima di sciogliersi alla prima spallata della squadra catalana. Il 74-56 racconta solo parzialmente il dominio dei padroni di casa sul match.
Davies
L’ex di giornata è l’unica nota realmente positiva della serata milanese. A inizio partita è sostanzialmente l’attacco di Milano. Prima con i tiri dalla media, poi attaccando su ogni ricezione, Davies confeziona il primo parziale che da un’illusione ai tifosi di Milano. Possiamo affermare che sia arrivato nella stagione.
Blitz
Domenica De Raffaele lo aveva sussurrato, oggi Jasikevicius lo ha urlato: Milano soffre le difesa che blitzano forte sui pick and roll e costringono Pangos a scaricare il pallone. Sia quando riesce a servire lo short roll perché il passaggio arriva lento, sia quando costringe Hall e Baron a dover entrare nei giochi offensivi in emergenza.
L’arrivo di Mitrou-Long può dare una mano da questo punto di vista, Milano però deve lavorare meglio sulle sponde dei pick and roll.
Serata nera
Al netto dei problemi tecnici, serata storta. Di quelle che ti capitano in questo format. L’Olimpia Milano ha palesato alcuni problemi in questo inizio di stagione e il Barcellona, seppur anch’esso non scintillante in questo avvio, ha la fisicità necessaria per mettere a nudo in maniera evidente queste difficoltà. Necessario tirare una riga e ripartire.
Taglia
Il Barcellona ha dominato in primis la partita dal punto di vista fisico. Se abbiamo già detto della difesa, non abbiamo parlato delle strutturazioni che vedono sempre quintetti big in campo. A partire da Satoransky, i catalani hanno la capacità di mettere insieme quintetti di grandi dimensioni fisiche che occupano spazio e cambiano l’esecuzione degli attacchi che gli giocano contro.
Milano, costretta a diversi assetti undersized, ha ripetutamente sbattuto contro questa fisicità.
Barcellona 2022/2023
L’assenza di Mirotic toglie molte soluzioni offensiva al Barcellona, soprattutto nelle situazioni di spalle a canestro. In generale sembra un roster meno talentuoso di quello delle ultime edizione, ha però maggiori margini per poter crescere durante l’anno, soprattutto se Higgins tornerà vicino a una forma accettabile.
Ad oggi sono molto più simili a una squadra di Jasikevicius di quanto lo siano stati negli ultimi anni: buona esecuzione, dominio fisico della partita e ritmo sotto controllo se non in caso di chiaro e evidente contropiede.
L’innesto di Satoransky potrebbe essere il quid che mancava: corre il campo in maniera ottima, decisamente più sotto controllo di Exum e mismatch fisico contro quasi tutti gli handler di Eurolega.