Una vittoria fondamentale per Monaco sull’Olympiacos. La squadra del principato riesce a far valere il proprio fattore campo e conquista una gara 5 più che meritata. Sfida molto combattuta fin dalle battute iniziali, con i greci che sembrano in controllo per la maggior parte del tempo ma non riescono a chiudere i conti. Gli uomini di Obradovic non si danno mai per vinti anche sotto di 11, rientrano in gara grazie ai canestri di Bacon e Thomas e nel finale possono esultare. Decisiva la tripla sbagliata sulla sirena di uno Sloukas ottimo, mentre Mike James mostra solo alcuni lampi del suo talento davanti all’amico Durant. Tutto rimandato a gara 5, appuntamento mercoledì prossimo al Pireo. La migliore delle conclusioni per una serie entusiasmante.
The ending to the Monaco – Olympiacos Game 4 was WILD 🤯@KDTrey5 must’ve enjoyed that. pic.twitter.com/UCZw5L78j6
— Dionysis Aravantinos (@AravantinosDA) April 29, 2022
Bacon e Thomas trascinatori
Semplicemente gli uomini che hanno cambiato le sorti dell’incontro. L’ingresso nel primo quarto di Bacon dalla panchina ha dato immediatamente la scossa ai suoi, così come i suoi canestri sono stati decisivi negli ultimi due parziali. Le sue abilità nel tiro dalla distanza, unite a quel fisico e ad un jumper letale lo rendono uno scorer di assoluto livello. Il movimento tipico è semplice: finta, closeout superato con il palleggio, arresto e tiro. La conseguenza molto spesso è la retina che si muove. Così come la fa muovere Thomas, che come in gara 3 fornisce canestri e non solo: aggredisce il portatore di palla, va a rimbalzo, è spesso presente nelle hustle plays. Sono loro due che negli ultimi minuti regalano al Monaco una vittoria incredibile.
Un Mike James differente
Serata con luci e ombre per il talento di Portland, un po’ come tutta la serie. Le scelte difensive dell’Olympiacos nei pick n’roll riescono a diminuire la sua efficacia, così come Walkup gli sta francobollato ad ogni respiro. James ne risente andando fuori ritmo e sbagliando tiri aperti che potrebbe segnare tranquillamente. Contemporaneamente l’ex Milano riesce comunque a dare un po’ della sua impronta al match, penetrando più in area. Ne sono prova i 7 liberi segnati, così come i canestri realizzati aggredendo il pitturato. Alcuni dei quali difficilissimi, per la gioia di ogni spettatore presente.
Kevin Durant is LOVING this play from his buddy Mike James 👏 pic.twitter.com/yRN17oiezq
— BasketNews.com (@BasketNews_com) April 29, 2022
Le percentuali ai liberi premiano Monaco
Le due squadre si danno battaglia per tutta la gara e la conferma ne sono le statistiche. A rimbalzo Monaco e Olympiacos essenzialmente si equivalgono, con sprazzi di onnipotenza di Fall da un lato e Hall dall’altro. Le percentuali da tre punti premiano i greci, mentre i francesi fanno leggermente meglio all’interno dell’arco. Nonostante questo, dopo una prima metà di gara orrenda da oltre i 6,75, la squadra di Obradovic inizia a segnare triple quando più conta. La vera disparità è però ai tiri liberi: 15/17 per i padroni di casa, 8/14 per gli ospiti. Una differenza che a lungo andare si fa sentire, soprattutto per il punteggio con cui si è chiusa la gara.
L’Olympiacos abbaia ma non morde
La pecca maggiore della squadra di Bartzokas all’interno del match è stata quella di non aver mai chiuso i conti quando se ne presentava la possibilità. L’Olympiacos, infatti, sia nel secondo quarto che nel terzo ha raggiunto il massimo vantaggio di 11 punti. A quel punto i greci non sono però riusciti a mettere un lucchetto sulla gara, facendosi costantemente recuperare dagli avversari. Anche nel finale, dopo essere andati sotto per 70-61, i biancorossi sono riusciti a riportarsi avanti sul 72-74 a 4′ dal termine per poi spegnersi in attacco e lasciarsi scivolare la gara dalle mani.
Sloukas non basta
Il migliore per l’Olympiacos è stato senza molti dubbi un Kostas Sloukas ancora una volta regale, e a cui i greci devono la rimonta finale che stava per regalargli l’accesso alle Final Four. Unica nota dolente della serata è la tripla sbagliata sulla sirena, ma gli dei del basket evidentemente avevano deciso così. A far preoccupare coach Bartzokas devono essere però le prestazioni di tutto il resto del reparto esterni. Se Walkup in difesa fa sempre un ottimo lavoro, in attacco è meno incisivo rispetto a quello che ha mostrato di poter essere. Dorsey prova a prendere le redini dell’attacco, ma con risultati più che scarsi e percentuali orrende. Lo stesso si può dire di McKissic, che sappiamo essere un realizzatore di striscia ma che non può limitarsi a due tiri dal campo in 10 minuti. Servirà ben altro ai greci per aggiudicarsi la serie. Il Pireo potrà essere un fattore, ma Monaco ha dimostrato di poter essere corsara anche all’inferno.