L’Italia ha battuto la Georgia nel match di ieri sera a Brescia, conquistando altri due punti fondamentali nel cammino verso i Mondiali 2023. Buona prova per gli Azzurri, anche se come spesso accaduto in tutte queste uscite si sono viste delle ottime cose solo ad intermittenza. Decisivi per la vittoria sono stati i punti del solito Fontecchio e di Danilo Gallinari. Sono tuttavia le condizioni dello stesso Gallo a preoccupare Gianmarco Pozzecco: il giocatore NBA è uscito dalla gara ad inizio del quarto quarto per un infortunio. Ora gli Europei potrebbero essere a rischio e gli esami di oggi saranno fondamentali per capire le sue condizioni. Prima però guardiamo insieme gli spunti che il match contro la Georgia ci ha lasciato, andandoli ad analizzare nel dettaglio.
L’asse Tsintsadze-Bitadze-Shermandini
Non c’è dubbio che la combinazione tra questi tre giocatori della Georgia abbia messo in seria difficoltà l’Italia. Che il frontcourt degli avversari fosse di tutto rispetto anche senza Shengelia si sapeva, e l’allenatore Zouros ha dimostrato di saper saper sfruttare queste potenzialità nel miglior modo possibile. Tutto parte da George Tsintsadze, regista della squadra. Cambio di passo non eccellente, velocità di esecuzione neanche, ma la sua capacità di giocare pick ‘n roll e portare ordine nell’attacco georgiano è risultata fondamentale. Da molte sue giocate sono infatti derivati canestri e azioni pericolose della Georgia. Non ha aiutato, ancora una volta, la carente difesa italiana sul pick ‘n roll. Spesso ci siamo trovati a sottolineare quest’aspetto per gli Azzurri, che però ancora difettano in comunicazione e lasciano troppi spazi aperti agli avversari. A giovarne sono stati proprio Tsintsadze (autore di 11 assist) e le due torri gemelle: Bitadze e Shermandini. La loro possanza fisica ha messo molto in difficoltà l’Italia e la loro presenza in contemporanea sul campo si è rivelata un incastro perfetto, anche grazie alle capacità da oltre l’arco di Bitadze. Entrambi hanno infatti chiuso in doppia cifra, con il lungo dei Pacers che ha fatto registrare addirittura una doppia doppia da 19 punti e 13 rimbalzi.
Il canto del Gallo
L’Italia ha pagato una ennesima partenza lenta nel primo e nel terzo quarto, ritrovandosi sotto di 7 punti. A risolvere le beghe di una nazionale che troppo spesso va a sprazzi ci ha però pensato Danilo Gallinari nella terza frazione di gioco. Per lui 15 punti nel solo terzo quarto e di un’importanza capitale, in un momento in cui l’Italia aveva nuovamente spento le luci in attacco e in difesa. Il Gallo, come ben noto, è un fenomeno del post up e lo ha fatto vedere anche contro Bitadze e Shermandini. Attacco spalle a canestro, fronte a canestro, jumper dalla media, triple: una varietà di soluzioni pressoché infinita. E se non fosse arrivato l’infortunio ad inizio quarto quarto, chissà cosa avrebbe recitato la voce “punti” a fine gara. Ora però le sue condizioni preoccupano molto. Il movimento effettuato dal ginocchio è decisamente innaturale, ma fortunatamente i primi riscontri dopo il match parlando di assenza di frattura al legamento crociato. Nonostante questo, poche sono le probabilità che un infortunio del genere non lo metta a rischio per Eurobasket. Si aspettano ufficialità a breve, noi intanto facciamo il tifo per lui.
Danilo Gallinari appears to suffer a non-contact knee injury on this play.
Prayers up for Gallo 🙏🏽 pic.twitter.com/DT5VRHoB2U
— ClutchPoints (@ClutchPointsApp) August 27, 2022
Chi di triple ferisce…
Fondamentali per l’andamento della gara sono state le percentuali da oltre l’arco. La Georgia si è rivelata molto pericolosa sotto quest’aspetto, portandosi avanti anche grazie alle fiammate da dietro la linea dei tre punti. L’Italia, che inizialmente ha faticato, si è però messa in moto mano a mano che i minuti passavano. Le triple hanno mantenuto a galla gli Azzurri in particolar modo nell’ultimo quarto, quando ce n’era più bisogno. Lo shock per l’infortunio di Gallinari rischiava di compromettere la gara, ma fortunatamente i cecchini italiani hanno risposto presente. Negli ultimi minuti una tripla di Ricci, una di Spissu e tre di fila di Datome hanno infatti mandato i nostri sul +8. Dall’altro lato si è acceso McFadden con il suo rilascio velocissimo riportando in parità la Georgia, ma ad 1 minuto e 25 secondi mancanti sul cronometro è stata ancora una tripla di Fontecchio a riportare avanti la nostra Nazionale. Da lì poi l’Italia non si è più guardata indietro. Ancora una volta è bene evidenziare quanto le triple siano importanti per gli uomini di Pozzecco. A causa delle mancanze a livello fisico per giocare dentro l’area, il giro palla in attacco è imprescindibile per favorire le proprie percentuali da oltre l’arco e rendersi pericolosi attaccando i closeout. Gli Azzurri hanno dimostrato di saperlo fare bene, ma solo a tratti. Un aspetto su cui migliorare, e che si potrebbe rivelare l’arma decisiva per i ragazzi del Poz all’Europeo.