La Leonessa Brescia infligge a l’Olimpia Milano la terza sconfitta stagionale in LBA. Vittoria per 82-74 per i padroni di casa che conducono per tutti i 40 minuti. Grande prova sia di Della Valle (MVP) che di Mitrou-Long. L’Olimpia incappa in una brutta serata offensiva, sia a livello di realizzazioni, sia a livello di palle perse.
Cambi difensivi non all’altezza
Uno degli aspetti che ha condannato Milano alla sconfitta è stata la qualità non ottimale dei sui cambi difensivi. Se nella semifinale di Pesaro questo aspetto tattico aveva fatto la differenza, oggi non ha inciso. Troppo spesso l’Olimpia si è accontentata di switch passivi, concedendo alle bocche da fuoco bresciani di prendere vantaggio. E quando una difesa che cambia spesso è passiva, mostra il lato negativo di questo tipo di difesa.
Brutte letture dal pick and roll
Una buona parte delle difficoltà di Milano nel mettere punti a tabellone sono legate alle difficoltà degli esterni di leggere le scelte difensive di Magro sui pick and roll. Contro una difesa che ha sempre spinto dentro per togliere il tiro da fuori, l’Olimpia non trova risposte adeguate, andando sempre nelle trappole difensive di Brescia. Pochissime volte ha avuto la lucidità di leggere e eseguire il ribaltamento di lato, indispensabile contro difese di questo tipo.
Petrucelli e Gabriel
Se Brescia esce vittoriosa dalla partita è anche grazie al contributo di Gabriel e Petrucelli nel primo tempo. I primi 20 minuti hanno visto una difficoltà delle coppia Mitrou-Long-Della Valle nel mettere punti a tabellone, ma Brescia trova in questi due giocatori i punti necessari per dare il primo strappo e andare a +10. Nello specifico: utilissimi nel punire da fuori una difesa molto flottata sulle due bocche da fuoco principali.
Mitrou-Long e Della Valle Vs cambi difensivi
La differenza principale rispetto alla partita di Pesaro è stata proprio nella qualità dei due giocatori nell’attaccare i cambi difensivi di Milano. Soprattutto nel velocizzare l’esecuzione per colpire in quel breve frangente il cambio che non si è ancora settato. In certi frangenti i hanno anche azzardato alcune conclusioni, ma tutte scelte giustissime in una serata in cui il ritmo offensivo è ottimale.
Difesa
Oltre che per la prova balistica delle sue bocche da fuoco, Brescia vince perchè riesce a forzare 14 palle perse a Milano. La mossa vincente è nella scelta di spingere dentro tutti i tiratori di Milano, costringendoli a tirare sempre dentro a un’area intasata. Nel primo tempo la rotazione dal lato debole hanno mostrato qualche sbavatura di troppo (soprattutto sui roll di Hines), nel secondo tempo invece il timing delle rotazione è stato perfetto. Sempre un corpo sulle penetrazioni, sempre una mano sulle linee di passaggio. Il tutto ottimamente condito con la scelta di spingere sempre verso il fondo i pick and roll di Milano, togliendo totalmente il ribaltamento di lato e il coinvolgimento delle sponde.