L’Olimpia ha bisogno di una tripla sulla sirena per piegare la resistenza della Happy Casa Brindisi. Partita che vede sempre Milano condurre fino al sorpasso a 2” dalla fine di Reed. Hall la vince sulla sirena e fissa il 83-82 finale.
Percentuali basse
Milano infila un’altra brutta serata al tiro da fuori con un 26,9% che non permette mai ai quintetti big di spaziarsi correttamente. Oggi si sono visti alcuni sprazzi di buon gioco, si è vista una squadra che comunque prova a eseguire e molti tiri sono stati presi aperti. Ovviamente siamo ancora lontanissimi dal concetto di giocare bene, si attendono però decisi miglioramenti delle percentuali per dare un altro senso all’attacco della squadra di Messina, che pare comunque dare un’idea di fondo.
Pangos
Il canadese, in punta di piedi, si sta prendendo in mano la squadra. Oggi 29′ di utilizzo con 21 punti e 18 di valutazione. Le sue fiammate cominciano a essere più presenti e molti dei momenti buoni passano dalla sua presenza in campo.
A livello di gestione ancora la sintonia con i compagni è da costruire, le assenza di Mitrou-Long e Datome, lo stato di forma di Shields, lo stanno “obbligando” a prendersi più responsabilità del dovuto.
Thomas
Deshaun Thomas ha dato un primo segnale in questa stagione. 17 punti in 23 minuti e un 16 di valutazione che hanno pesato in una sfida molto tirata come quella di questo pomeriggio.
Le misure dal tiro dalla lunga devono ancora essere prese (1/4 da tre), ma Thomas ha prodotto un notevole 6/8 da 2 ed è stato una costante spina nel fianco della difesa di Brindisi. Ricercato sistematicamente spalle a canestro, Messina non abbandona l’idea di usarlo come variante offensiva contro i mismatch che può avere in giro per il campo.
Percentuali buone
Uno dei principali motivi dell’ottima partita di Brindisi è stata l’ottima serata al tiro da tre. Messina preoccupato delle ricezioni interne di Burnell e Perkins prova a intasare l’area, Brindisi è brava nel cambiare spartito e punire la scelta di Milano.
La difesa di Milano ancora non morde come è lecito aspettarsi, gli esterni di Brindisi ne approfittano per battere in diversi momenti la prima linea difensiva e riescono a generare tiri aperti e rotazioni in emergenza. Il quartetto Burnell-Reed-Bowman-Perkins risponde presente e la squadra di Vitucci va a un passo dal colpo esterno.
Gioco interno
Vitucci prepara la partita contro i muscoli di Milano e la tendenza a dare la palla dentro. Riempie l’area e sfida i tiratori dell’Olimpia a colpire da fuori. La scelta è giusta, l’esecuzione un po’ meno perché Milano fa malissimo nei pressi del canestro e mette in seria difficoltà la retroguardia pugliese.
Difficoltà interne che vengono comunque compensate dalle brutte percentuali di Milano e che permettono all’Happy Casa Brindisi di andare vicinissima alla vittoria.
Un tiro che entra
E infine, dopo tanti discorsi, siamo davanti a una delle grande verità di questo sport: spesso si fanno mille discussioni, ma in fin dei conti la differenza la fa un tiro che entra. Oggi è stato così: due squadre che hanno fatto molta fatica in certi frangenti, cose ottime in altri e che alla fine ha visto prevalere chi ha trovato un canestro fuori da giochi da uno sei suoi campioni.