Partita molto intensa e fisica, sporca e combattuta tra due squadre che probabilmente sono le più lunghe e talentose tra quelle che non fanno coppe. Andiamo a scoprire con GamePlan quali sono stati i temi tattici che hanno portato Brescia a espugnare il difficile campo di Reggio Emilia.
Il talento diffuso e la varietà di soluzioni di Brescia
In quintetto è tornato Akele che aveva il compito di marcare l’ex Virtus Hervey. Uno dei punti di forza di Brescia è indubbiamente la varietà di soluzioni offensive. La Germani è stata abile a sfruttare i blocchi, i tagli e i movimenti senza palla, il gioco in post e quando ci è riuscita ad andare in transizione. Dal pick and roll i ragazzi di coach Magro hanno prodotto 1.139 PPP, un dato notevole anche perché la difesa di Reggio non è stata certamente soft, anzi..
La ricetta di Priftis: difesa aggressiva e transizione
Reggio ha cercato di andare in transizione puntando anche sulle triple, la scelta in difesa è stata quella di fare show forte sul pick and roll sfruttando l’atletismo e la mobilità di Faye ed Atkins. Lo specialista difensivo Weber ha giocato in maniera durissima nella propria metà campo aggredendo Christon per ritardare l’entrata nei giochi di Brescia e si è fatto notare anche in attacco: prestazione solidissima.
Il Miro Bilan show
Partiamo dal tabellino: 24 punti, 11/14 tiri dal campo realizzati, 1.5 punti per possesso, 8 rimbalzi, 4 falli subiti e 26 di valutazione. Nessun lungo di Reggio è riuscito a contenerlo, il giovane Faye è riuscito nell’impresa di stopparlo due volte ma poi Miro ha preso le misure e lo ha portato a scuola. La peculiarità del lungo croato in questa stagione è di essere efficace sia nel P&R con roll molto ben eseguiti, che nella specialità della casa, ovvero il post. A questo aggiungete delle proprietà di palleggio inusuali per un centro di quella stazza ed un ottima visione di gioco che contro Reggio ha mostrato solo in parte e avrete un lungo con caratteristiche moderne ma anche old school assolutamente dominante.
Brutti Sporchi e Cattivi
Per almeno 35 minuti la gara non ha avuto un vero padrone, le due squadre si sono equivalse e soprattutto nel secondo tempo la partita è diventata dura e un po’ sporca, forse anche meno bella per via dei tanti errori al tiro. Per Brescia ci sono stati momenti di gran confusione con i problemi di falli di Akele, Christon che ha tirato oltre i 24 secondi, Della Valle che ha fatto infrazione di passi, il tecnico fischiato a Petrucelli, qualche amnesia di Cournooh… Le probabilità di disunirsi e uscire dalla partita c’erano tutte ma Magro è stato bravo a ruotare i suoi uomini e trovare risposte anche da chi fino a quel momento era parso piuttosto in ombra, come Gabriel che ha messo una tripla di capitale importanza. Reggio nel finale ha sparacchiato e nel quarto periodo è riuscita a segnare solo 7 punti, 0.368 PPP di squadra nel quarto quarto, troppo poco per impensierire questa Brescia che nel finale ha difeso in maniera solida e competente.